lunedì 23 giugno 2014

A proposito del quotidiano l'Unità

Grillo, in relazione alla liquidazione del quotidiano l’Unità, s’è lasciato andare, come a lui solito, a commenti sprezzanti, senza pensare che dietro il tramonto di questo giornale c’è un passato glorioso, di sostegno, fin dalla nascita,  alle lotte dei lavoratori per un giusto salario e per una degna condizione di lavoro, per la giustizia sociale e per i diritti, per la democrazia e le libertà fin dal nascente fascismo. Tuttavia una riflessione occorre fare, al di là degli insulti e degli anatemi. Oggi l’Unità è un giornale al tramonto, vive solo di sovvenzioni pubbliche, vende giornalmente poco più di 20.000 copie delle 60.000 che stampa ( e 40.000 finiscono regolarmente al macero, record assoluto nella carta stampata con il 65% a fronte di una media del 27%, e ciò in barba a qualsiasi discorso di spreco/risparmio), ed è ridotto ormai a una flebile testimonianza per pochi irriducibili. La domanda che si pone è: è giusto tenere in vita con soldi pubblici una testata sì gloriosa ma ormai irrilevante nel panorama dell’informazione della carta stampata? E’ giusto soddisfare la nostalgia di pochi affezionati lettori con migliaia e migliaia di euro (il dato preciso si può avere sommando i contributi ai giornali di ‘partito’ con quelli alla carta stampata) a spese dello stato? Stesso discorso vale per altri quotidiani finanziati dalle casse statali (Il Foglio, per esempio). Non sarebbe meglio prendere atto che data la situazione ogni accanimento terapeutico sarà vano, e inutilmente costoso, e valutare di trasferire la testata sul Web?

P.S. Sarebbe interessante sentire le voci anche di altri che non siano Alfio, Franca e Anonimo, c’è ancora troppa reticenza su questo blog su certi argomenti, come ad attendere ancora ‘posizioni ufficiali’: beh, queste non verranno più, a rassicurare come un tempo.

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