lunedì 2 settembre 2013

Il Segretario del Partito o il Partito del Segretario?

Al Congresso non voterò per Renzi. Certo non farò drammi se a vincere fosse lui, come sembra debba accadere. Ho sempre pensato al Partito come un grande agglomerato in cui ci sono molte idee e molte anime ( come il Partito Democratico americano). Quindi metti nel conto che una di queste anime possa vincere il Congresso e dirigere il mio Partito, che tale resterà anche dopo.
Ed è qui la ragione per cui non posso votare per Renzi, non credo nei partiti “personali”, anche se guardandomi in giro dai 5 stelle a Sel e fino al PDL mi accorgo che sono tutti Partiti “legati” al proprio leader.
Ed è qui il punto. Cosa accade in quei partiti quando il leader sbaglia, si dimette o tramonta? Con lui tramonta anche il Partito, Pensiamo a quello che accade nel Pdl, ma anche alla sorte dell’Italia dei Valori od a quello che avverrà in scelta civica dopo Monti.
Io non voterò Renzi perché, quando sarà,  voglio continuare a pensare che ho sbagliato a scegliere il Segretario, non il Partito


Roberto Bertolotti

1 commento:

  1. Quando mai Renzi ha parlato di 'partito personale'? Piuttosto ha duramente criticato il sistema delle correnti (che non sono gruppi di opinione ma gruppi organizzati e separati). In quanto poi al ragionamento che 'se se ne va il leader cade il partito', é quanto piace a tutti i professionisti della politica che non mollano neppure dopo le sconfitte più cocenti perché si sentono investiti da una missione speciale e senza di loro il mondo crollerebbe. Con Renzi questo sistema verrebbe a cadere, e molti dei papaveri d'alto rango finirebbero 'esodati', e con sorpresa scopriremmo che il mondo va avanti anche senza di loro.

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