sabato 9 novembre 2013

Ancora sulla Cancellieri – Meditazione sui Prefetti

A cosa servono i prefetti? A nulla. Frutto  del sistema centralistico napoleonico (ereditato da Cavour) sono sostanzialmente delle figure coreografiche, totalmente esornative oggi. Presiedono il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica istituito nell’ '81 solo per fargli fare qualcosa, ma nei fatti i Prefetti sono un duplicato dei Questori in tema di sicurezza pubblica. Un tempo (sotto Giolitti) i Prefetti e le Prefetture erano davvero la “longa manus” del governo sul territorio e durante il fascismo avevano potere e influenza. Ma dopo l’istituzione delle Regioni che, solo per fare un esempio, ha tolto alle Prefetture le competenze su cave, miniere e torbiere, dopo l’abolizione delle Giunte Provinciali Amministrative, dopo insomma l’allargamento e il potenziamento degli istituti elettivi di autonomia locale, le Prefetture sono semplicemente dei ferri vecchi.
Riccardo Lombardi, Prefetto egli stesso (benché non di carriera ma di nomina politica), ne chiese l’abolizione della figura già nel dopoguerra. E ancora prima Luigi Einaudi  in un articolo dal titolo Via il Prefetto! diceva come la pensavaE i leghisti che all’inizio sembravano voler mettere a ferro e fuoco la vecchia Istituzione centralistica, si sono accucciati quietamente ai piedi del potere romano con il loro Ministro dell’Interno, prima di perdersi tra diamanti e investimenti in Tanzania (urlo di dolore a pensare che il Grande Nord con i suoi immensi problemi abbia espresso una simile risibile rappresentanza politica).
Le prefetture amministrano anche i comuni in crisi con i commissari prefettizi: si potrebbe provvedere alla bisogna con un funzionario nominato dalla Regione. Insomma, non è solo la politica a costare in questo Paese, ma anche l’Amministrazione pubblica. Idea di riforma: farebbe bene ai conti pubblici togliere qualche pennacchio in circolazione e ridisegnare l’organizzazione dello Stato sul territorio, che è pletorica, vecchia, talora esornativa quando non insulsa…

9 commenti:

  1. I Prefetti, le Provincie, i piccoli Tribunali, i piccoli ospedali locali, le municipalizzate, i vari organismo di controllo che non controllano un bel niente, gli enti ancora inutili, e qui si potrebbe aggiungere un elenco sterminato di situazioni su cui intervenire radicalmente. Ma ahimé, appena uno prova solo a ventilare un qualche intervento ecco alzarsi lo scudo dei privilegi e del conservatorismo. Sì, ci sono le banche, la finanza, la malapolitica, la malaindustria, il malosindacato, però sotto il peso di questo apparato parassitario l'Italia sta andando in malora. Che fare allora? Rassegnarci? Lasciar fare con ingenuo ottimismo? Oppure, che ognuno per quanto possibile si esponga con comportamenti e pensieri coerenti a proporre e a pretendere un'Italia migliore, dove figli e nipoti possano guardarci con un minimo di gratitudine, come noi abbiamo fatti con i nostri padri, e non con astio e rabbia per aver accettato senza colpo ferire che la loro vita sia peggiore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. D'accordissimo. Resta il fatto che quasi tutti sono dell'idea di abolire questi carrozzoni inutili e succhiasoldi, fungendo, per lo più, da uffici di collocamento di natura politica. Piccoli esempi: tutti vogliono abolire le province, ma invece di diminuire aumentono, non solo, ad ogni tornata elettorale quasi tutti concorrono, ripetendoci -ipocritamente- che le province vanno abolite. Quasi tutti vogliono abolire i rimborsi elettorali , dopo aver fatto una capatina alla cassa. Le auto blu non le vuole più nessuno, ma nessuno se ne priva. Le scorte, quelle inutili, destano scalpore ma nessuno vi rinuncia. Ex presidenti di Camera e Senato mantengono privilegi che avevano in carica, guai a toccargliele. Per abolire queste scandalose realtà non ci vuole alcuna legge, basta rinunciarvi. Se non rinunciano è perché sono attaccati al potere con le unghie e con i denti. Questo è il motivo per cui in questo Paese non cambia mai nulla. Vivacchiando di belle speranze quanto di belle delusioni.

      Elimina
    2. Non è solo questo. Riformare significa andare contro interessi costituiti e a rischio di perdere il consenso, perché scontenteresti sempre qualcuno. Ricordati anche che per riformare occorrerebbe un governo di lunga durata che abbia il tempo e il potere di cambiare le cose. Impresa ardua, obiettivamente: bisognerebbe mettersi l'elmetto e andare alla guerra. Aggiungi che dall'8 maggio 1948 a oggi - 65 anni - abbiamo avuto ben 59 governi: ossia poco più di uno all'anno. Si vive in piena emergenza. Tieni conto poi che gli italiani preferiscono spezzettare il proprio voto (adesso aspettiamo fiduciosi che Grillo abbia il 100 %, campa cavallo) al fine di non essere governati, perché per loro il governo ideale è il governo Rumor IV e V, ossia un governo balneare, ossia un governo inesistente che consenta a ciascuno di fare i comodi propri... E' andata così fino ad ora: continuerà così, non credo. Ma siamo ancora in piena emergenza. A proposito: hai il numero di telefono di Grillo? Gli vorrei parlare per chiedergli dov'era quando Bersani lo cercava (e ha dovuto ricorrere al suo dentista, senza poter stabilire un contatto con quello che mandava a vaffa tutti... povero Paese!)...

      Elimina
    3. Mi pare che il M5S abbia rinunciato ai rimborsi elettorali, mi pare che il loro stipendio non è di 20mila euro ma di 5mila, mi pare che il M5S è contro le Province e non si presenterà alle elezioni (coerentemente). Piccole cose, per carità, ma effettuate. Certo, ha scontentato qualcuno che giustamente sono andati o invitati ad andare per altri lidi. Se non vuoi andare contro gli "interessi costituiti per non scontentarli e perdere consensi", vuol dire che non sei predisposto al cambiamento. Nessuno ha mai cercato Grillo come quasi tutto il PD (101). Hai già dimenticato i link di Bersani-Sereni? Povero Paese lo dico io, a chi per decenni l'ha ridotto così. Questa volta non puoi dare la colpa a Grillo, lui faceva il comico, forse lo fa ancora adesso, ma onestamente le colpe degli altri non le puoi affibbiare a Grillo.

      Elimina
  2. Sono contrario ad affamare i deputati, ma a ridurli drasticamente di numero sì. Con 5000 euro al mese non avrai mai un professionista del diritto in Parlamento ( o un professionista in genere) ma solo dei disoccupati analfabeti che tenteranno di portare in parlamento anche le mogli, le fidanzate/i, cioè scioperati come loro, i quali per dimostrare che stano facendo politica si arrampicano sui tetti, e discutono per ore di diarie, mense ecc ecc.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, sui tetti per acchiappare gli struzzi o per smacchiare giaguari o pettinare bambole, o asciugare gli scogli con carta assorbente o aumentare tessere in modo esponenziale in 3 giorni, iscrivendo al partito i marziani i lunatici i mercuriani e qualche abitante del pianeta sole. Trovate da Trovatore mancato. Il PD è parte del problema Italia, e non può essere colui che li risolve.

      Elimina
    2. Le tessere false non sono fatte dal Pd ma contro il Pd. Una soluzione al problema Italia va trovata comunque pena il nostro futuro. Nego che Grillo sia la soluzione, andiamo, è analfabeta politico, non ha una visione come che sia, urla, sbraita, sbanda tra destra e sinistra non volendo scegliere né destra e né sinistra. Ma credi davvero che possa/voglia salvare questo Paese senza fare alleanze con nessuno? In attesa della maggioranza assoluta? Ma lo conosce questo Paese che urla contro la politica dopo averla munta vergognosamente e che dalla politica si farebbe ancora mungere se trovasse il suo tornaconto? Ma come è possibile credere a queste fole, su, su...

      Elimina
  3. A proposito di 'disoccupati analfabeti' e di 'professionisti del diritto', i primi devono essere finiti tutti nell'Assemblea Nazionale del Pd (un organismo elefantiaco di quasi mille membri), perchè ci vuol tutta a licenziare uno Statuto che prevede che ci si possa iscrivere al partito a congressi in corso. Nella più scalcagnata bocciofila del più sperduto paesino d'Italia è scritto che per partecipare alle elezioni dei dirigenti si debba essere iscritto da un certo periodo. E poi io vedo in giro molti professionisti analfabeti del diritto e molti disoccupati intelligenti, tanto per non fare distinzioni di classe.

    RispondiElimina

Questo blog non è moderato. Si raccomanda perciò un'adozione civile di modi e di toni.