Oggi sono anch'io e non solo Renzi a esortarlo a
ritirarsi perchè la sua sottile lucidità degli anni passati, che ammiravo, non
c'è più.
La diatriba è iniziata con la "rottamazione" da parte di Renzi
(termine che non mi è mai piaciuto) che D'Alema non ha mai accettato. L'anno
scorso fece la finta scelta di togliersi dalla lista dei candidati in parlamento
per rafforzare l'idea di Bersani del cambiamento.
Ci tenne a far presente che non ne aveva certo bisogno
dati tutti i suoi impegni internazionali e nella suo associazione. Ma non l'ha mai veramente accettata in quanto non è stata una sua
libera scelta.
Teniamo presente che nel PD la sua "voce" è ancora molto
importante.
Per questo motivo quando Renzi ha ribadito ch , in caso
di sua elezione a segretario, ci sarebbe stato un forte rinnovamento soprattutto
nella nomenklatura (sarebbe ora!), ha perso la sua famosa
freddezza.
Ha iniziato col denigrare Renzi come segretario
del PD e affermando che se così fosse : "si troverà a gestire un partito che in
buona parte dovrà convincere. Non potrà pensare di impadronirsi di un partito
che in una certa misura lo osteggia........Per questo è importante che il
risultato non sia plebiscitario. Altrimenti può esserci il rischio che una parte
del Pd non si senta più nelle condizioni di viverci dentro. Sarebbe la cosa
peggiore». (intervista a Unità).
Io potrei obbiettare che in
caso di vittoria di Cuperlo, (senza il "quid", con D'Alema per la sua campagna
congressuale), ci sarebbe lo stesso problema per me. Ma sono sicura che con la
sua sottile presunzione ci farebbe notare che per Cuperlo sarebbe
diverso.
D'Alema: non va bene! Tu
stesso avevi affermato che Renzi anche per te era una risorsa e... adesso non
ti va più bene?
In risposta a quanto detto da Renzi a Fazio, ieri ad Agorà hai fatto una
lista di offese esagerate: ignorante, superficiale, incompetente, Giamburrasca
e altro.
Complimenti un exploit perfetto alla Grillo!
Ma forse senza volere hai poi fatto un gaffe. Infatti questo individuo
impreparato non va bene come segretario del PD ma è giusto come leader di
un'eventuale Governo!
Infatti il PD non si tocca così lo puoi continuare a gestire tu, se possibile, mentre, date
le chances che ha di vincere, Renzi ti andrebbe bene come Presidente del Consiglio!
Il tempo passa proprio per
tutti ma bisogna sempre riuscire a stare al passo e tu, che stimavo tantissimo
molti anni fa, ora hai proprio perso il treno ma non lo vuoi
accettare.
Peccato perchè non aiuti
certo il PD a crescere sia come partito che come empatia con il cittadino,
pregio che tu non hai mai avuto.
Infatti le tue offese
pesanti fatte a Renzi sono state persino criticate dal tuo delfino Cuperlo in un
twitter con Menichini
Insisto, @giannicuperlo non merita tutto ciò, lui non c'entra con questa ossessione crepuscolare
D'Alema renditi conto che sei tu che stai rovinando
questo momento importante.
Antonietta
Sono dell’opinione che quando un uomo politico è da troppi anni sulla breccia si crei una sorta di scissione dalla realtà, intendo di quella dei comuni cittadini alle prese con difficoltà quotidiane di ogni tipo. Si comincia a sentirsi prima utili e poi insostituibili, che dopo di sé ci sia il baratro, ci si dà arie di salvatori della patria quando la patria forse ne avrebbe fatto volentieri a meno (ma questo pensiero non sfiora neppure lontanamente il nostro), si co-mincia a scalciare di qua e di là e a sbraitare quando si percepisce che si è di troppo, per fi-nire poi nella paranoia che c’è qualcuno che complotta ai tuoi danni. Dovrebbero avere in-vece l’intelligenza di capire che è il momento di ritirarsi per far spazio ad altri, forse meno in-telligenti, meno preparati - ma si faranno sul campo -, e che il mondo va avanti lo stesso anche senza di loro, forse non come lo avrebbero voluto, ma come lo vorranno gli altri. In-somma, il comportamento ultimo di D’Alema è sintomo di arroganza e di senescenza, e direi di invidia per le nuove leve che accampano – giustamente – i propri diritti. Il silenzio gli sarebbe più dignitoso.
RispondiEliminaL'ambasciatore del tartufo da Norcia, come Brancaleone, crede di essere l'unico al mondo e dare lezioni a dx e a manca. Negli ultimi 20anni il suo zampino non è mai mancato, baffino è stato comunque e sempre determinante in tutte le scelte, più o meno importanti in questo Paese. Lo sguardo altizzoso e la sua spocchia sono proverbiali, ti guarda dall'alto in basso e senza neanche conoscerti ti dice: io so' io e tu non sei un c.... Come il marchese Del Grillo insegna.
RispondiEliminaSenza scendere nelle note colorate degli antidalemiani a prescindere, credo che tu Antonietta abbia ragione nella tua lucida analisi (e basterebbe questa senza biosgno di "travagliare" il personaggio), ahimè
RispondiEliminaIl fatto che piu' mi lascia stupito e' che D'Alema parla e giudica senza avere nessun titolo per farlo e sapendo che le sue parole sono ancora capaci di aprire voragini tra le diverse anime, non solo dei sostenitori del PD, ma della stessa societa' italiana. Inoltre lo fa sulla testa dei tanti iscritti al Partito Democratico, nel nome e nei fatti, che hanno scelto. Peccato, questa volta poteva proprio risparmiarsela.
RispondiEliminanon ci sono problemi. il tempo è galantuomo. Ormai sparare su D'Alema è lo sport preferito. Aspetto che diventi quello di sparare su altri. Se uno volesse risentire quello che ha detto D'Alema rispondendo alla bugia di Renzi ( il PD ha sempre perso, con loro, con me tornerà a vincere), potrebbe facilmente capire la risposta :
RispondiEliminama a che serve? Una volta trovato il nemico (antipatico e saccente) si spara su di lui.
Aspetto gli argomenti ed i fatti (non le banalità che dicono tutti)i del "signore " del dire del fare , baciare lettera e testamento. Tra poco dovrà cominciare!
Roberto, mi spiace per quanto hai scritto. Nessuno può obbligarti a criticare almeno una volta D'Alema! Ma con la tua preparazione e libertà di pensiero mi sarei aspettata un altro commento. Questo comportamento si confà più a Grillo e ai suoi "seguaci", ai Travaglio, non a te.
EliminaLa critica è ammessa anche nei confronti di chi stimiamo moltissimo in quanto non sono infallibili e questo vale per tutti noi.
Come ben sai anch'io anni fa ero una fan di D'Alema e, nonostante il suo essere saccente, ai miei occhi non cancellava la sua "sottile" intelligenza.
Nel mio articolo ho premesso che l'inizio di tutto è partito dalla "rottamazione" ma dopo sono successe altre azioni e contro azioni.
Certo la politica di Renzi sul cambiamento tocca la famosa nomenklatura, di cui D'Alema ne è un rappresentante importantiiiissimo e questo non è facilmente digeribile.
Ma io non sparo su di lui perhè mi diverto o perchè voterò Renzi. Il problema, come ho cercato di spiegare, è molto più profondo.
Troppo semplice ricordare solo la frase del sindaco che con loro il PD ha sempre perso. Certo ha vinto ma a volte, grazie anche alle cattive compagnie "radicali", non è riuscito a durare molto.
Non mi dire che tante decisioni politiche importanti non hanno avuto lo zampino di D'Alema. Per alcune sue scelte è sempre stato ben visto da Berlusconi e questo mi potrebbe bastare. Ma non devo ricordare a te tutte le azioni politiche del passato (anche perchè non le ricordo).
Ultimamente i 101 traditori, i cui nomi non sapremo mai, su Prodi, pensi che non abbiano avuto lo zampino della vecchia nomenklatura per arrivare alle "larghe intese"?
E oggi il non cercare di definire urgentemente una nuova legge elettorale voluta da molti cittadini?
Ma a parte questi ricordi la realtà è che D'Alema non accetta il solo pensiero che Renzi possa diventare segretario del PD. Libero di farlo.
Ma in ogni caso, da uno statista come dovrebbe essere lui, una sequela di offese gratuite dette ad Agorà sono state fuori da ogni logica.
Perchè invece Roberto non mi spieghi il grande giudizio di D'Alema su Renzi che è un ignorante, incompetente e chi più ne ha..., mentre va benissimo come Presidente del Consiglio?!?
Per me uno se è incapace è incapace per ogni posizione non solo dove mi fa comodo. Anzi come capo del Governo dovrebbe essere ancora più preparato dovendo gestire uno Stato.
Penso che anche tu hai trovato il tuo nemico (Renzi) e spari contro di lui qualsiasi cosa dica.
Antonietta
Cara Antonietta, forse è vero il contrario D'Alema è diventato per moltissimi la persona su cui sparare. Io non " sparo" contro Renzi, aspetto che mi convinca, mi sembra che dica - finora - ovvietà: tipo "bisogna dimezzare i parlamentari, fare un senato delle regioni ecc.ecc." e la faccia passare come novità assoluta. Comunque vedremo nel futuro, Posso dire che non mi entusiasma? Oppure debbo allinearmi per dimostrare di non essere della vecchia nomenklatura.
EliminaNel mio caso poi sarebbe l'unico caso in cui non ricoprendo cariche né nel PD che nell'Amministrazione da 10 anni,sono ancora "nomenklato"!
Siamo alle comiche finali, ora è diventato il povero D'Alema il bersaglio su cui sparare. Penso che sia inutile rispondere a tutti i 'fedeli ad oltranza' del Massimo nazionale riportando tutte le occasioni, gli articoli di stampa, gli interventi sui media e in altri luoghi pubblici, nei quali D'Alema non s'è risparmiato a lanciare strali contro Renzi, fino a ventilare recentemente in televisione un 'resistenza' dei suo amici nel partito contro lo 'strapotere' di Renzi (prodromo di una scissione o solo una sciocca minaccia?). Certo che dopo le recenti uscite demenziali è come sparare sulla Croce Rossa, ormai si fa male da sé.
RispondiEliminaRoberto, forse non mi sono spiegata bene o sono stata fraintesa. Ho sempre ribadito che ognuno di noi ha diritto di criticare chi vuole (senza fare i grillo...) e sicuramente hai tutto il diritto di dire che Renzi non ti entusiasma. Ci mancherebbe. Io sono d'accordo con Renzi sul rinnovamento anche nel PD. Poi non so se ci riuscirà. E' un'ardua impresa farlo bene senza rischiare di distruggere il nostro partito. Una cosa è certa : il comportamento di D'Alema è stato allucinante ed esagerato. Allora ti chiedo: ho anch'io il diritto, come te per Renzi, di dire che d'Alema non mi è piaciuto per niente?
RispondiEliminaIn ogni caso non pensavo assolutamente a te come nomenklatura da eliminare.
Ma anche a Cassina c'è bisogno di un forte rinnovamento più di mentalità e idee che di età anagrafica.