Pietro Bussolati e' il nuovo Segretario Metropolitano del Partito Democratico di Milano, io ho avuto il piacere di conoscerlo ed incontrarlo durante la campagna elettorale per le regionali dove e' risultato il primo dei non eletti nella circoscrizione di Milano e, soprattutto, in una drammatica riunione all'indomani della mancata elezione di Romano Prodi a Presidente della Repubblica.
Pietro ha 31 anni, ma ha le idee chiarissime su quale deve essere il ruolo del PD e in particolare del PD milanese. Sono convinto che con lui faremo grandi cose, ma lui non le puo' fare da solo, le puo' fare solo se tutti noi collaboriamo.
Di seguito trovate la sua prima lettera a tutti gli iscritti, io sono un'entusiasta di natura, pur lasciando a voi ulteriori commenti, mi sento di dire che la partenza e' ottima.
Carissime, carissimi,
prima di tutto un sincero ringraziamento per l’impegno e la passione che tutti
voi avete messo per rendere possibile questo Congresso provinciale dove il
nostro Partito Democratico ha dimostrato la maturità di chi sa affrontare temi
complessi, dividersi, discutere e poi scegliere.
Da Milano potremo tutti dimostrare che la partecipazione, i Congressi e le
scelte servono per riflettere, crescere, riorganizzarsi, ma che occorre
lavorare per un Partito Democratico unito, dove sarà necessario fare
sintesi e compiere grandi passi in avanti.
Serve uno scatto d’orgoglio e di impegno del nostro Partito che si trova a
fronteggiare sfide impegnative che metteranno alla prova la nostra capacità di
rappresentare e determinare gli eventi e incidere sulla realtà quotidiana,
offrendo speranza e aiuto a tutte le categorie sociali più deboli e risposta ai
tanti bisogni che popolano la nostra Area Metropolitana.
Come ho detto lunedì sera durante l'Assemblea provinciale, una delle parole del
futuro è Milano metropolitana: i nostri territori vivranno sfide locali
che saranno da “traino” nazionale. La vera sfida che avremo di fronte sarà la
capacità di fare del nostro Partito un laboratorio innovativo e sperimentale
in grado di condizionare e non subire il cambiamento. L’innovazione non è
strumento di una parte politica ma lo spingersi avanti, la voglia di rischiare,
di mettere in dubbio le certezze più consolidate, è un’attitudine che come
Partito dobbiamo saper valorizzare e fare propria.
Ringrazio Roberto Cornelli per l’importante lavoro svolto in una fase
difficile per la politica e il Paese; con spirito di servizio e capacità umane
ha saputo condurre e unire il Partito e conseguire risultati elettoralmente
importanti. Siamo già d’accordo di incontrarci presto perché occorre guardare
avanti ma ripartire da quanto di buono è stato sin qui fatto. Ringrazio il
tesoriere Fabrizio Vangelista, il responsabile organizzativo Matteo
Mangili e tutta la segreteria uscente.
I miei ringraziamenti vanno inoltre ad Arianna Cavicchioli, Arianna
Censi e David Gentili, protagonisti, con i loro sostenitori e
collaboratori, di questa importante fase di crescita del Partito Democratico. “Sono
molte, molte di più le cose che ci uniscono di quelle che ci dividono”.
Questo motto ispiratore dell’Unione Europea, vale anche per il nostro troppo
spesso vituperato Partito Democratico, che rappresenta l’unica vera speranza
delle istanze riformatrici di questo Paese.
Oggi coltivo l'auspicio che impareremo a collaborare insieme come comunità sui
temi, sulle grandi questioni da affrontarle a testa alta, con il coraggio e
l’orgoglio di appartenere ad un grande Partito, il nostro Partito
Democratico.
Un abbraccio,
Pietro Bussolati
Segretario metropolitano del Partito Democratico di Milano.
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