mercoledì 6 novembre 2013

Pietro Bussolati, Milano, 6 Novembre 2013

Pietro Bussolati e' il nuovo Segretario Metropolitano del Partito Democratico di Milano, io ho avuto il piacere di conoscerlo ed incontrarlo durante la campagna elettorale per le regionali dove e' risultato il primo dei non eletti nella circoscrizione di Milano e, soprattutto, in una drammatica riunione all'indomani della mancata elezione di Romano Prodi a Presidente della Repubblica.

Pietro ha 31 anni, ma ha le idee chiarissime su quale deve essere il ruolo del PD e in particolare del PD milanese. Sono convinto che con lui faremo grandi cose, ma lui non le puo' fare da solo, le puo' fare solo se tutti noi collaboriamo.

Di seguito trovate la sua prima lettera a tutti gli iscritti, io sono un'entusiasta di natura, pur lasciando a voi ulteriori commenti, mi sento di dire che la partenza e' ottima.

Carissime, carissimi, 
prima di tutto un sincero ringraziamento per l’impegno e la passione che tutti voi avete messo per rendere possibile questo Congresso provinciale dove il nostro Partito Democratico ha dimostrato la maturità di chi sa affrontare temi complessi, dividersi, discutere e poi scegliere.

Da Milano potremo tutti dimostrare che la partecipazione, i Congressi e le scelte servono per riflettere, crescere, riorganizzarsi, ma che occorre lavorare per un Partito Democratico unito, dove sarà necessario fare sintesi e compiere grandi passi in avanti.

Serve uno scatto d’orgoglio e di impegno del nostro Partito che si trova a fronteggiare sfide impegnative che metteranno alla prova la nostra capacità di rappresentare e determinare gli eventi e incidere sulla realtà quotidiana, offrendo speranza e aiuto a tutte le categorie sociali più deboli e risposta ai tanti bisogni che popolano la nostra Area Metropolitana.

Come ho detto lunedì sera durante l'Assemblea provinciale, una delle parole del futuro è Milano metropolitana: i nostri territori vivranno sfide locali che saranno da “traino” nazionale. La vera sfida che avremo di fronte sarà la capacità di fare del nostro Partito un laboratorio innovativo e sperimentale in grado di condizionare e non subire il cambiamento. L’innovazione non è strumento di una parte politica ma lo spingersi avanti, la voglia di rischiare, di mettere in dubbio le certezze più consolidate, è un’attitudine che come Partito dobbiamo saper valorizzare e fare propria.

Ringrazio Roberto Cornelli per l’importante lavoro svolto in una fase difficile per la politica e il Paese; con spirito di servizio e capacità umane ha saputo condurre e unire il Partito e conseguire risultati elettoralmente importanti. Siamo già d’accordo di incontrarci presto perché occorre guardare avanti ma ripartire da quanto di buono è stato sin qui fatto. Ringrazio il tesoriere Fabrizio Vangelista, il responsabile organizzativo Matteo Mangili e tutta la segreteria uscente.

I miei ringraziamenti vanno inoltre ad Arianna Cavicchioli, Arianna Censi e David Gentili, protagonisti, con i loro sostenitori e collaboratori, di questa importante fase di crescita del Partito Democratico. “Sono molte, molte di più le cose che ci uniscono di quelle che ci dividono”. Questo motto ispiratore dell’Unione Europea, vale anche per il nostro troppo spesso vituperato Partito Democratico, che rappresenta l’unica vera speranza delle istanze riformatrici di questo Paese.

Oggi coltivo l'auspicio che impareremo a collaborare insieme come comunità sui temi, sulle grandi questioni da affrontarle a testa alta, con il coraggio e l’orgoglio di appartenere ad un grande Partito, il nostro Partito Democratico.

Un abbraccio,

Pietro Bussolati

Segretario metropolitano del Partito Democratico di Milano.


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