E’ polemica per quanto deliberato nelle ultime ore dal
Consiglio Comunale di Firenze in merito alla sepoltura dei feti abortiti in
seno alle mura cittadine. La decisione di concedere spazio e possibilità di
tumulare i cosiddetti “bambini mai nati” presa dall’amministrazione guidata dal
candidato alla leadership del Partito Democratico, Matteo Renzi, non è passata
inosservata ed ha ricevuto più critiche che giudizi positivi, tanto da essere
arrivata a condizionare anche il dibattito politico tra Pippo Civati e lo
stesso rottamatore in vista delle primarie dicembrine
A dare il via alla polemica – peraltro già attiva a
livello cittadino, con le molte associazioni pro-choice e femminili fiorentine
indignate per quanto successo – è stato un post di Marina Terragni che, nel suo
blog di IoDonna, intitolato Maschile/Femminile ed attento alle questioni
relative al genere sessuale, non ha avuto parole di stima nei confronti del
provvedimento. Terragni ha riportato l’attenzione, in particolare, sulla
dissonanza tra questa delibera e la legge 194 che regolamenta l’interruzione
libera di gravidanza. Ha scritto la giornalista: “La delibera è stata difesa in
aula da Stefania Saccardi, assessora ai Servizi Sociali e vicesindaca, legatissima
a Matteo Renzi. Avvocata, cattolica, già
legale dell’Istituto Diocesano, Saccardi ha letto alcune lettere di padri e
madri che desideravano seppellire il “loro” feto e ha spiegato che la questione
non andava posta in termini ideologici. Non è questione ideologica, in effetti.
E’ questione di pelle. La legge 194 sull’aborto ormai è una legge di carta,
sostanzialmente inapplicata in gran parte del territorio nazionale: la delibera
Renzi, sia pure alleggerita, non va certo nel senso di migliorare le cose.
Quando pensiamo a Renzi, pensiamo anche a questo Renzi”.
A reagire subito rispetto la notizia è stato l’altro
candidato alle primarie del Pd, Pippo Civati, il quale ha scritto: “E a chi mi
chiede di rispondere, dico che ha ragione a preoccuparsi e che la 194 è stata
largamente disattesa, e che è profondamente sbagliato procedere con iniziative
come quella assunta a Firenze ieri (e lo dissi anche quando la stessa cosa
passò in Lombardia, anni fa). Non è un attacco a nessuno, semplicemente, come
già in molte altre occasioni, non sono d’accordo con quella che sembra essere
diventata la morale dominante. Che ha molto poco di morale, e molto di
dominante. Cosa che vale sempre per il maschilismo e l’incapacità di
comprendere la cultura della differenza. Il primo problema da cui ripartire, se
si vogliono cambiare le cose. E mi sorprende che nel Pd si discuta di tutto, ma
non delle cose (così) importanti”.
Oggi la replica di Renzi, che sul suo blog ha dichiarato:
”Si è cercato addirittura di trasferire questo dibattito in un’occasione di
polemica congressuale possiamo fare politica senza strumentalizzare il dolore
di una madre, o di un padre, che perde un figlio prima che questi veda la luce?
La vergogna, in questo caso, è tutta per qualche professionista dell’ideologia:
non avrei mai immaginato che il livore contro di me arrivasse a questo punto.
Mi spiace, ma mi spiace per loro”.
Iniziative simili a quella intrapresa a Firenze sono
state portate avanti anche in altre località italiane. Da ricordare, tra gli
altri, il cosiddetto “Giardino degli angeli” che è stato inaugurato a Roma
sotto l’amministrazione di Gianni Alemanno a inizio 2012. Da parte delle
organizzazioni femministe e femminili (tra queste vi è Se non ora quando?) è
giunta, unanime, la condanna a questo tipo di strutture, considerate lesive del
principio che guida la normativa vigente sull’aborto.
Meno male che non lo voto.
Roberto Bertolotti
C’è sicuramente una debolezza nella proposta di Renzi circa il concetto di laicità, che il suo programma affronta in termini troppo general-generici. E può darsi che questa ‘debolezza’ abbai avuto il suo ruolo nella decisione presa dall’Amministrazione di Firenze. Ma da qui a farne un caso nella campagna nazionale per la leadership del Pd mi pare fuorviante e strumentale. Primo, perché si tratta di una decisione presa autonomamente da una Ammi-nistrazione locale, criticabile come ogni decisione, ma che non mette in discussione la legge 194, sulla quale invece grava il depotenziamento dei consultori familiari e il boicottaggio interessato di tanta parte della classe medica. Si tratta, se ho capito bene, di concedere uno spazio nel cimitero pubblico per la sepoltura di feti su richiesta di un gruppo di genitori. Ora se ‘da parte delle organizzazioni femministe e femminili è giunta, unanime, la condanna a questo tipo di strutture, considerate lesive del principio che guida la normativa vigente sull’aborto’, ci sta come ogni forma di dissenso. Personalmente penso che laicità voglia dire separazione, separazione tra sfera religiosa e sfera politica, e che se un gruppo di genitori –immagino fortemente motivati dal punto di vista religioso- chiede qualcosa che non lede diritti altrui né li grava di costi, perché negarglielo?
RispondiEliminaok, Marino, come sempre la tua risposta è corretta ed anche puntuale. La domanda è: e se il Sindaco di Firenze fosse stato D'Alema?
EliminaSolo per dirti che - secondo me - sarebbe il caso di avere un giudizio corretto nei confronti di tutti.
Roberto
...per essere precisi, la delibera non è "delle ultime ore", bensì del 31 ottobre: sarà un caso che la polemica da essa scatenata abbia avuto diffusione solo dopo le ultime votazioni pre-primarie? Mi risulta che sia passata nella giunta fiorentina con l'appoggio del PD, tranne due non votanti. La 194 inoltre non dà disposizioni sul destino dei feti, delicatissima scelta personale, ma quasi in ogni articolo nomina i consultori come strumenti fondamentali di prevenzione ed assistenza. Non è "una legge di carta"," largamente disattesa", ma è diventata di difficile applicazione là dove sugli stanziamenti da essa previsti si sono abbattuti tagli progressivi sicuramente lesivi, questi sì, dello spirito della legge: non ricordo, in quel caso, reazioni di protesta e polemiche assai più giustificate.
EliminaIo sono d'accordo con Marino.
EliminaAnche se voto Renzi anche a me non è piaciuta la storia dei "cimiterini" fatta dall'amministrazione fiorentina.
Non mi interessa se anche in altre città è stato fatto.
Se alcuni genitori sentivano il bisogno di seppellire il loro "feto" penso che si potesse trovare un'altra soluzione che non intaccasse tutta la comunità.
Come donna che ha lottato non solo per la legge 194 ma per la libertà di scelta della donna in questa tremenda situazione, mi rifiuto di pensare di avere anche un luogo dove andare a ricordare che momento tremendo ho vissuto distruggendomi ancora di più psicologicamente.
In questa occasione ho notato una certa debolezza del concetto di laicità da parte di Renzi. In un partito omnicomprensivo come il PD la laicità deve essere un MUST.
Per me in ogni nostro atteggiamento deve valere la regola che la mia libertà finisce dove inizia la tua.
Non va mai dimenticato, altrimenti lo Stato non rappresenta più tutti i cittadini ma solo la parte più cattolica, pro chiesa (vedi Eluana Englaro e suo calvario reso difficile durante il governo Berlusconi con le sue finte leggi pro-vita e etiche!).
Ma vedere in questa decisione l'inconsistenza e la negatività di tutto il programma di Renzi mi sembra un pò eccessivo.
Roberto ho capito che non lo voterai ma da te non mi aspettavo tanto livore alla D'Alema.
Sto preparando un commento su quest'uomo in quanto io sono arrabbiatissima con lui, il grande politico!
Antonietta