giovedì 13 febbraio 2014

'Antropologicamente respingente'

Al TG3 di martedì 12 febbraio il signor Vendola ha dichiarato che 'un governo che comprenda i diversamente berlusconiani è per noi un governo antropologicamente respingente'. Forse preso dall'affanno per fare la sua parte nell'affaire Letta-Renzi, e tornare agli onori della cronaca dopo le grasse risate ai danni del giornalista che voleva intervistare il patron dell'Ilva di Taranto e che si vide sottrarre il microfono, non ha avvertito che la sua frase è rivelatrice di un atteggiamenti sprezzante verso chi si muove in ambiti politici diversi dai suoi - e qui ci può anche stare - ma anche dal punto di vista 'umano' (antropologicamente  respingente sta a marcare una sorta di differenza circa la natura biologica dei contendenti, quasi appartenessero a specie diverse), e qui è da respingere in modo radicale. Il dissenso politico, e la critica anche severa, non può mai trascendere e mettere in sordina il rispetto verso l'interlocutore, pena ripetere antichi errori ( od orrori ), di cui nei giorni scorsi abbiamo sentito parlare a proposito di Giornata della Memoria e del Ricordo.    

2 commenti:

  1. In un Paese serio le crisi di governo devono passare a giudizio del Parlamento. Non si possono cambiare i governi nelle sedi di partito, per lotte di potere e di correnti. In quanto a Vendola , nessun problema, si vocifera che la Boldrini avrà un ministero da Renzi, a quel punto Vendola tornerà a più miti consigli.

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  2. Sono d'accordo, Marino, che quella usata da Vendola sia una pessima espressione, "antropologicamente da respingere" anche se non credo che Vendola volesse darle un significato così drastico...Vendola tende a rispecchiarsi in modo narcisistico in espressioni che gli piacciono, anche quando sono inopportune e veramente infelici: l'ha fatto in altre occasioni, se non sbaglio clamorosa è stata quella dopo la vittoria di Pisapia a Milano.

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