"...i contadini, gli operai, i commercianti, la classe media, tutti sono testimoni... invece loro preferiscono non parlare di questi 13 anni passati, ma solo degli ultimi sei mesi... chi è il responsabile? Loro! I partiti! Per 13 anni hanno dimostrato cosa sono stati capaci di fare. Abbiamo una nazione economicamente distrutta, gli agricoltori rovinati, la classe media in ginocchio, le finanze agli sgoccioli, milioni di disoccupati.. sono loro i responsabili!
Io vengo confuso.. oggi sono socialista, domani comunista, poi sindacalista, loro ci confondono, pensano che siamo come loro. Noi non siamo come loro! Loro sono morti, e vogliamo vederli tutti nella tomba! Mi hanno proposto un'alleanza. Così ragionano! Ancora non hanno capito di avere a che fare con un movimento completamente differente da un partito politico...noi resisteremo a qualsiasi pressione che ci venga fatta. E' un movimento che non può essere fermato... non capiscono che questo movimento è tenuto insieme da una forza inarrestabile che non può essere distrutta..noi non siamo un partito, rappresentiamo l'intero popolo, un popolo nuovo..."(A. Hitler, Discorsi di lotta e vittoria, 1932)
...parole precise e agghiaccianti, sapendo come è poi andata a finire. La storia ci insegna però che dalla storia non si è imparato mai niente e che l'uomo è rimasto "quello della pietra e della fionda", anche se digita e clicca: suggestionabile, pronto a credere più alle illusioni che alla verità, attratto dalla prepotenza e dall'arroganza, manipolabile e comprabile...meglio guardare avanti e, nella nebbia, anche di lato, per capire dove andare.
RispondiElimina