‘Petrolio in mare’, ‘Spiagge a rischio’, ‘Cede la diga sul Polcevera’, un
coro unanime di allarme percorre tutta la stampa. Mettendo insieme le notizie
di varie fonti i fatti sono che: c’è stata una
rottura nell’oleodotto che collega il porto di Genova alla raffineria di
Busalla, qualche centiniaia di tonnellate di petrolio si sono sversate nel
fiume Polcevera, alcuni sbarramenti predisposti lungo il corso d’acqua (riporti
di ghiaia del fiume) cedono di fronte all’aumento della portata d’acqua per
piogge, il petrolio fluisce verso il porto. L’intervento tempestivo di Vigili
del fuoco, Protezione Civile,Regione, Ministero dell’Ambiente e Capitaneria di
Porto, con centinaia di mezzi e di uomini, scongiura il travaso in mare (se ne
vedranno poche e piccole chiazze). Situazione risolta quindi? Ogni danno
all’ambiente lascia i suoi segni, tuttavia si è trattato di un incidente minore
e risolto tutto sommato in tempi brevi. Ora si tratta di accertare le
responsabilità e le cause (vetustà dell’oleodotto, frana lungo il percorso,
automatismo nella chiusura delle valvole non funzionante?), e provvedere. Il
rilievo dato da stampa, e media in generale, è durato pochi giorni, gli
ambientalisti - dopo la batosta nel referendum notriv – non si son inalberati
più di tanto, rimane il problema dei controlli (in capo a chi sono, quali i
piani di intervento, quali le risorse, come funziona il coordinamento tra i
vari soggetti) e delle responsabilità, spesso riconducibili a impianti obsoleti.
A latere: Berlusconi irremovibile
‘A Roma con Bertolaso’
Lunedì 25
Primo turno delle elezioni
presidenziali in Austria, il candidato dell’ultradestra Norber Hofer in
testa con il 35% dei voti. I partiti storici (socialisti e popolari) ai minimi
storici con il 12%, il candidato dei Verdi Van der Bellen secondo con il 22%.
Gioia scontata di Salvini e degli altri leader della destra populista e xnofoba
d’Europa. La piccola Austria non è nuova a fenomeni del genere (clamorose
sbandate a destra), questa volta l’avversione e la paura verso gli immigrati ha
fatto 90, e non è solo l’abilità di Hofer e dei suoi amici nello
strumentalizzare ad arte una situazione del resto marginale (gran parte dei
migranti sono solo di passaggio in Austria) a spiegare il risultato elettorale, ma anche
una certa propensione di gran parte degli austriaci a respingere chiunque possa
rappresentare una minaccia all’ ‘Austria Felix’ di asburgica memoria. La storia
ci racconta che fra le due guerre mondiali i campioni dell’antisemitismo in Europa sono stati l’Austria e la Polonia. Sentimenti
mai completamente cancellati, come si vede.
A
latere: Berlusconi conferma fiducia a Bertolaso; per Marchini è un atto
di coraggio
Martedì 26
‘Casaleggio junior rottama il sito di Beppe Grillo: ora il Blog delle
Stelle’, ‘Iniziativa da leader del figlio del fondatore scomparso per il
controllo delle chiavi online’. La bufala della ‘democrazia del web’ (pochi
votanti, e tutti rigorosamente selezionati dai gestori del Blog, nessun
controllo indipendente) sta mostrando i
suoi segni più deteriori e lascia il posto alla monarchia ereditaria. Il rampollo Davide eredita la
Piattaforma Rousseau, che confluirà nella ‘Casaleggio Gianroberto’, e sarà il
luogo virtuale ove dettare la linea del Movimento 5Stelle e consultare i
militanti. Beppe Grillo estromesso? Per
quante se ne sa, in nostro ora è partito per una tournèe teatrale e sull’argomento glissa. Tranquillo,
c’è il Direttorio (sic) che vigila, anche se Di Maio scalpita e Fico ha il mal
di pancia. La telenovela degli arruffapopoli continua.
A latere: Consultazioni notturne di Berlusconi con gli
‘alleati’
Mercoledì 27
‘Il presidente Pd in Campania indagato per Camorra e voti’. Stefano Graziano , accusato di
‘concorso esterno per associazione mafiosa’, avrebbe ricevuto voti in cambio
della promessa di un suo interessamento per appalti a imprese legate alla
Camorra. Paradossalmente una di queste opere consisteva nella costruzione del
‘Polo della legalità’ a Santa Maria Capua Venere, per il quale ear stato già
stanziato un finanziamento di 2.000.000 di euro e pagata una prima trance di
mazzette per 100.000 euro. Graziano, nato ad Aversa 45 anni fa, iniziò la sua
carriera politica con De Mita, poi fu con Follini e passò quindi al Pd, per il
quale fu deputato per una legislatura e ora in Consiglio Regionale. Gli va dato
atto di essersi immediatamente dimesso dalla carica di consigliere regionale e
da quella di Presidente del Pd campano. La riflessione ora, per chi si sente
vicino al Pd, è che questi fatti si ripetono troppo spesso all’interno del
partito, e che occorre fare opera – non dico di caccia alle streghe o di
espulsioni, come avviene in casa grillina – ma certamente di pulizia soprattutto
nelle candidature che su vanno a formare in occasione delle elezioni. E
pretendere trasparenza e informazione dagli eletti che coprono cariche
pubbliche. E’ vero che il rischio è sempre dietro l’angolo, ma è bene
dimostrare di fare il possibile per arginarlo.
A latere: Berlusconi tace immerso
in una profonda meditazione. Nel frattempo Salvini se la spassa in America scambiando
grosse e grasse risate con Donald Trump.
Brennero, iniziano i lavori per il
nuovo ‘muro’ che separa i due paesi, 370 metri di reticolato metallico con
filo spinato in testa (è già stato collaudato efficacemente nei lager), altezza
4 metri e 250 gendarmi a vigilare. Vigilare che cosa? Ma è ovvio, i migranti
che vogliono passare dall’Austria per raggiungere la Germania e gli altri paesi
del Nord, e respingerli in Italia. Verranno perciò intensificati i controlli su
ogni mezzo che passi il confine in direzione nord appesantendo e ostacolando i
flussi turistici e commerciali che i due paesi si scambiano e che rendono il Brennero
il più importante valico alpino italiano. Ma non è solo questo. E’ che la
libera circolazione di mezzi e persone tra i paesi dell’Europa viene
compromessa con una iniziativa unilaterale, illegittima oltre che scellerata.
Forse la coalizione di centrosinistra che governa l’Austria pensa di recuperare
la débacle che ha subito al primo turno delle elezioni presidenziali (un
miserrimo 12% complessivo), dardo corda al populismo xenofobo? Non è così che
si fa fronte all’avanzate delle destre in quel paese, compiacendole nelle
tematiche di facile presa come le paure per l’emigrante, ma nel lavorare per
un’Europa democratica e solidale, e sempre più federativa.
A latere: bocche cucite in casa
Berlusconi, continua la meditazione, primi nervosismi di Bertolaso.
Venerdì 29
Fulmine a ciel sereno, Berlusconi esce dal letargo e dal balcone di
Palazzo Grazioli esclama: Marchini
sia sindaco! Dopo aver difeso a spada tratta Bertolaso, giurando e spergiurando
che lo avrebbe mollato, ora il (ex)cavaliere pare folgorato dalla via del
civismo, il solo strumento in grado di sconfiggere sinistra e grillini. E
Marchini – a suo dire – ora rappresenta per l’appunto il candidato ideale,
perché popolare e fuori dai partiti. Peccato che lo stesso abbia escluso
alleanze coi partiti, ma è un particolare a cui Berlusconi non bada, la
coerenza da quelle parti è un optional di cui si può fare tranquillamente a
meno. Salvini e Meloni la prendono molto male, il primo minaccia sfracelli in tutt’Italia
(sic!), la seconda parla di mossa per favorire Renzi. Esisterebbe a loro dire
un patto segreto Renzi-Berlusconi per favorire le tv del biscione (meno
male che al Milan ci pensano i cinesi)
in cambio della divisione del centrodestra a Roma a favore di Giachetti . E
mentre Virginia Raggi, candidata a sindaco dei 5Stelle confessa candidamente
che ‘lavoravo per Previti ma votavo ma Sinistra’ e si propone di applicare l’IMU ai palazzi
del Vaticano, il buon Giachetti non
dà corda a questi a questi giochini e continua con serietà, tenacia, e senza
clamori a costruire una candidatura credibile a Sindaco di Roma. Un percorso in
salita, visti i precedenti poco lusinghieri del Pd a Roma. Ma non lo
accompagneremo con la nostra simpatia e con un ‘e vaie Roberto!’ (romanesco
permettendo).
Marino Contardo
FINALMENTE! Dopo che, quasi tutti i media in ginocchio e a reti unificate verso il potente di turno, ecco che abbiamo anche la settimana-luce. Se qualcuno è scampato alla propaganda del gggiovane Renzi, sarà riassorbito, appunto, dalla settimana-luce. Non c'è scampo. Appena dopo la vittoria dei petrolieri al referendum sulle loro trivelle ecco che un po' di petrolio prendeva la via del mare. Ma tutto è stato risolto in un batter di ciglia. Nemmeno quei strilloni degli ambientalisti hanno proferito verbo. Avevano capito trattarsi di CHANEL N°5 invece che di petrolio. Grande onori a Stefano Graziano accusato per ‘concorso esterno per associazione mafiosa’. Per le sue dimissioni volontarie meriterebbe un attestato al valori civile con statua in pubblica piazza. Che uomo!Come disse Johnny Stecchino:"Il problema di Palermo è il traffico" così a Roma il problema è la candidata Raggi. Rea di non aver scritto sul proprio curriculum il praticantato nello studio Previti. Niente Mafia Capitale, niente debiti a go-go da dividere rigorosamente tra CS e CD. Quel signore "a latere" viene trattato come l'ultimo degli idioti. Lo si guarda dall'alto in basso da chi crede di saperla lunga, con spocchia, con sufficienza. Il "delinquente naturale" ha messo nel sacco da almeno 5 lustri tutti coloro che lo guardavano allo stesso modo. Sono caduti tutti ai suoi piedi, attraverso scambi di favori e inciuciamento incorporato. Anche questa volta il suo disegno a Roma è chiaro e preciso: Berlusconi vuole far vincere Giachetti come nel 2009 ha fatto vincere Renzi a sindaco di Firenze, con la straordinaria partecipazione e collaborazione di Verdini, attuale Distruttore Costituzionale e facenti parte della maggioranza di governo. Alla prossima.
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