sabato 11 maggio 2013

Divide ed impera !!

Quanto Marino scrive sul fatto che spingere su una candidature serva ad avviare un processo,  può essere vero, anche se non mi trova d'ccordo. Vero è anche che buttar lì un nome per primo vuol dire bruciarlo anzitempo. Se poi a questo nome - autorevole, condiviso e sicuramente capace - non si aggiunge un programma è in effetti il modo meno elegante per smorzare le possibilità. Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensa Massimo sulla possibilità della sua candidatura, attendo quindi anche una sua dichiarazione in merito. Sono convinto che Massimo ha tutte le doti per poter gestire la figura e sono anche sicuro che si potrebbe superare il fatto che sia più espressione della Sinistra (anche di molti del PD) che non dell'area cattolica e moderata. Ma queste cose si superano con la condivisione.

Marino ha ben identificato l'arco temporale della nascita dei problemi all'interno della compaine del Progetto: la fine della gestione del Sindaco Mele che ha svolto 2 consiliature. Cosa è successo poi? Una giunta nuova senza nessuno degli Assessori precedenti  e con questo mi riferisco ai nomi storici quali Mele, Canavero, Bertolotti ....... Un distacco quasi totale dalla vecchia Amministrazione e quindi una idenità precisa. Qui poi sono nati i problemi - tra cui l'uscita dalla compagine di 2 Consiglieri che hanno creato un nuovo gruppo (Gruppo Bellinato). Si è poi arrivati all'epilogo quando il Sindaco Ginzaglio non ha voluto    avvallare un esposto alla Magistratura dell'allora Assessore Patella sulla costruzione di una piscina all'interno della struttura sanitaria per aziani.
Ora la piscina non è mai stata più fatta, una Giunta è caduta e dell'esposto non c'è più traccia ed i documento probabilmente sono tornati al Comune senza che ci sia un proseguo.
Con ciò si è gettato fango sulle persone e su un Partito - l'attual PD - a cui viene chiesto di sconfessare il passato ed ammetere degli errori di gestione amministrativa che di per se non ci sono .

Sono convinto come Marino che è necessario ripartire per il buon governo del territorio da un'azione unitaria, arrivare però a sconfessare delle persone mi pare proprio fuori luogo. Nel PD cassinese nessuno ha commesso reati!

Daltro canto ribadisco che se c'è bisogno di unità e coesione è necessario anche che chi divide (e vuole imperare per di più ...) non ci sia. Nella vita si può far anche altro oltre che l'Amministratore cassinese!

7 commenti:

  1. La candidatura di Massimo ha gettato il sasso nello stagno di una discussione che o si stava avviando nelle 'segrete stanze' oppure non si stava avviando affatto. Detto ciò, la trovo sbagliata nei tempi e nel metodo; sarebbe anche bene che Massimo dicesse -pubblicamente- la sua, mi è difficile immaginare che tutto sia avvenuto a sua insaputa. In quanto all'analisi sul passato del Progetto, la faccenda è un po' più complessa, c'erano dissensi sulla gestione di pezzi del piano regolatore, sulle convenzioni edilizie, sulle cooperative, e su altre questioni amministrative, gestiti con superficialità ed improvvisazione, ma anche con una certa arroganza da chi all'epoca aveva in mano il boccino, e che ha chiuso il confronto irrigidendo le reciproche posizioni fino all'esito fatale. Troppo facile, e comodo, affidarsi alla favola del 'lupo cattivo'. Rimane che ora non vedo all'orizzonte un'idea di come procedere per mettere insieme idee, programmi, candidati, ma solo spot di corto respiro. Ma, come ben dici, 'nella vita si può far altro che l'amministratore cassinese'.

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  2. Ho come l'impressione che non si voglia assolutamente rendere di pubblico dominio ciò che è accaduto effettivamente in occasione della caduta della Giunta Ginzaglio con ricostruzioni frettolose e sommarie (Giusti) o con censure che di fatto non chiariscono nulla (Contrado) o con affermazioni del tipo "se son rose fioriranno" senza aggiungere nient'altro (Ubertis Bocca).
    Personalmente credo che questo modo un po' carbonaro di guardare al passato senza far luce su situazioni che hanno riguardato la vita pubblica di Cassina ed il mandato che a suo tempo gli elettori diedero al centro sinistra sia fuori dal tempo e tipico di un vecchio modo di fare politica con risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
    Ricordo solo agli astanti che, al di là delle chiacchiere e distintivo in cui tanti mi sembrano maestri, a Cassina non c'è il doppio turno.....

    Massimo

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    1. L'oggetto della discussione avviata da Marco non era precisamente l'analisi della caduta della giunta Ginzaglio ma se comprendere o meno nel prossimo percorso verso una possibile alleanza chi all'epoca fu l'elemento detonatore di quell'esperienza. Mi sembrano allora fuori luogo i giudizi sommari sulle parole di Gusti, Ubertis e sulle mie. Se vuoi accendere una discussione su quest'argomento sono sempre disponibile ad affrontarla, senza censure e senza carbonerie, che proprio non mi appartengono, ma è una cosa un po' diversa da ciò di cui stiamo parlando. Qui la questione è come costruire un percorso che riesca a mettere insieme in modo coerente idee, programmi e persone in vista di una proposta vincente di tipo politico-amministrativo, evitando equivoci, settarismi e fughe in avanti.

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    2. Credo proprio che, se questo è l'obiettivo, si debba partire dal capire E DAL FAR CAPIRE a tutti coloro che vi votarono allora perchè sono successe talune cose in un recente passato. A me pare evidente la cosa; altrimenti, come qualcuno ha già osservato su questo blog,il rischio molto grosso è che ci si vada a schiantare (di nuovo).
      Non credo che i miei siano giudizi sommari visto che mi sono espresso leggendo alcune valutazioni/riflessioni che, quelle si, mi sono parse sommarie.
      Comunque a voi scegliere il percorso. Ci rivedremo dopo le elezioni.
      Auguri.

      Massimo

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    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Qui non si tratta di voler far la voce grossa (chiacchiere) dandosi autorevolezzza (distintivo). Si tratta di decidere come amministrare il futuro del nostro paesello in cui persone capaci e consapevoli che fare "politica locale" vuol dire superare spesso schieramenti e preconcetti. La storia cassinese finirà prima o poi in qualche tesi universitaria in cui si racconterà di come qualcuno ha fatto cadere una giunta per "dividere e (sperare) di imperare". I danni prodotti ci rimarranno almeno per tutta la nostra vita e quella delle generazioni a venire! Ben interpreta Marino quando ricorda che NELLA VITA SI PUO' FARE ALTRO CHE L'AMMINISTRATORE .... inutile dire che per me Alessandro Patella non è certo una figura che unisce. Così come altri si sono messi da parte dalla vita amministrativa(Mele - Bertolotti - ecc.) sarebbe corretto che lo facesse anche lui ! Probabilmente il senso di unione del centro sinistra si concretizzerebbe. Disponibile per il dibattito ...

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    1. Penso che se l'obbiettivo è quello di definire una proposta, per le prossime elezioni amministrative, di tipo innovativo e che superi i limiti che il Progetto Cassina ha manifestato nel tempo (e qui ribadisco il mio punto di vista circa la debolezza della tesi che tutto sia andato a scatafascio a causa di uno solo, troppo semplice, troppo facile, troppo comoda) occorra partire dal mettere al centro non la classica e logora formula delle alleanze politiche tra soggetti diversi (centro-sinistra, sinistra, centro, lista civica, ecc.), ma la vera alleanza che è quella con i cittadini. E chi ha più filo tesserà più tela, e chi sarà più capace sarà più convincente, e chi farà fiamme raccoglierà fumo, e chi vuol barare sarà scornato. Perchè solo il dibattito pubblico, la trasparenza, il portare le questioni e la discussione alla luce del sole, saranno efficaci in questo percorso.

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