mercoledì 3 aprile 2013

Qui non ci sono intellettuali


- Nell’incontro con l’ambasciatore americano Thorne “abbiamo sottolineato che nel nostro Movimento non ci sono intellettuali”. Lo ha raccontato Massimo Baroni, deputato M5S, parlando con i giornalisti alla Camera a proposito dell’incontro che si è svolto oggi tra la delegazione grillina e l’ambasciata Usa. “Quando loro hanno fatto il nome di Dario Fo – ha proseguito – abbiamo fatto notare che lui ha scritto ‘Mistero Buffo’ dove da’ voce alla gente comune. Anche perché gli intellettuali ultimamente si sono chiusi in un recinto come la classe politica”. (AGI) –

 Il disprezzo per gli intellettuali è ampiamente diffuso nel nostro Paese e il M5s è nel solco dei Peninsulari. Solo che per un movimento che vuol fare la Rivoluzione francese, senza i Diderot, Voltaire, Rousseau, d'Holbach la vedo dura. Sarà per questo che chiedono soccorso a quel personaggio buffo professore di diritto all'Università di Genova? Neanche Berlusconi che per tutta la vita ha pensato al denaro  si privò  degli intellettuali (Colletti, Vertone, Melograni ecc). E neanche la Lega, che pure era ruspante e "nature" come i polli della Valbrembana, pensò di rinunciarvi. E infatti era corsa a cercare subito il suo Gianfranco Miglio (con cui litigò in seguito, ma è un'altra storia). Questi qui sono orgogliosi di non averne. Intellettuali-free, come i comuni denuclearizzati (che nessuno ha mai capito cosa voglia dire). Questi preferiscono parlare come mangiano. E si vede.

 La parola stessa che si attorciglia nel cavo orale" intellettuali " è indigesta al nostro amato popolo di parolieri, di cantanti e calciatori.. . In Russia hanno avuto sempre rispetto per la loro classe di pensatori, scrittori, drammaturghi tanto è vero che la parola per indicarli è russa " intelligencija" per non parlare dei francesi che hanno inventato anche la forma tronca: "intellos", in Inghilterra o in Germania nessuno si vanterebbe di non avere intellettuali. Immaginate la Germania senza Hegel che veniva consultato dal Kaiser, o l'Inghileterra con Hume, Locke, Hobbes che venivano letti dai governanti per cercare ispirazioni sulle forme di governo ... da noi il disprezzo verso chi accoppia giudiziosamente aggettivi e sostantivi è suprema! E Mike Bongiorno il punto di riferimento nazional-popolare, che sbagliava a bella posta i congiuntivi per mettere a suo agio il pubblico...

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