mercoledì 19 dicembre 2012

Qualche riflessione dopo 3 giornate di primarie ed aspettando la quarta.

Non credo sia un mistero che alle primarie per il Pd nazionale ho votato Bersani.
Non è stato lo “scatto” del vecchio militante, né quella dell’usato sicuro… bensì  la scelta autonoma di chi pensa che Bersani sia il più adatto a governare il Paese.
Un Paese a cui occorre parlare un linguaggio di verità. In questo difficile compito Bersani avrà alle spalle un Partito che lo sosterrà.  Un Partito radicato sul territorio che saprà “accompagnarlo” nei momenti difficili.
Renzi  non avrebbe avuto questo sostegno. Suo malgrado (spero) avrebbe scardinato l’unico Partito ancora esistente. Un Partito non personale ma “di popolo”.

Alle primarie regionali – senza sbandierarlo – ho votato la Kustermann.  Per la verità sono stato incerto fino all’ultimo. Incerto e felice perché i tre candidati erano tutte brave persone.
Ho votato la Kustermann perché Ambrosoli (come Renzi) mi aveva indispettito, con quella sorta di “distanza dai partiti”. Riflettevo che ai seggi se i rappresentanti dei Partiti fossero andati via, le primarie non si sarebbero svolte?  Dove erano “ i civici per Ambrosoli?”.
Forse i Partiti saranno una “merdaccia”, ma prima di cancellarli sostituiamoli con “i  civici”, ma in carne ed ossa.
Intanto il 29 o 30 “noi dei partiti” apriremo i seggi per le primarie per i candidati alle politiche….(e quattro!)


1 commento:

  1. Roberto vivi in un Paese dove i militanti vengono chiamati "apparato", da chi non farebbe nulla fuori dal proprio personale tornaconto... e poi passa alla cassa...

    RispondiElimina

Questo blog non è moderato. Si raccomanda perciò un'adozione civile di modi e di toni.