Non è stato lo “scatto” del vecchio militante, né quella
dell’usato sicuro… bensì la scelta autonoma
di chi pensa che Bersani sia il più adatto a governare il Paese.
Un Paese a cui occorre parlare un linguaggio di verità. In
questo difficile compito Bersani avrà alle spalle un Partito che lo
sosterrà. Un Partito radicato sul
territorio che saprà “accompagnarlo” nei momenti difficili.
Renzi non avrebbe
avuto questo sostegno. Suo malgrado (spero) avrebbe scardinato l’unico Partito
ancora esistente. Un Partito non personale ma “di popolo”.
Alle primarie regionali – senza sbandierarlo – ho votato la
Kustermann. Per la verità sono stato
incerto fino all’ultimo. Incerto e felice perché i tre candidati erano tutte
brave persone.
Ho votato la Kustermann perché Ambrosoli (come Renzi) mi
aveva indispettito, con quella sorta di “distanza dai partiti”. Riflettevo che
ai seggi se i rappresentanti dei Partiti fossero andati via, le primarie non si
sarebbero svolte? Dove erano “ i civici
per Ambrosoli?”.
Forse i Partiti saranno una “merdaccia”, ma prima di
cancellarli sostituiamoli con “i civici”,
ma in carne ed ossa.
Intanto il 29 o 30 “noi dei partiti” apriremo i seggi per le
primarie per i candidati alle politiche….(e quattro!)
Roberto vivi in un Paese dove i militanti vengono chiamati "apparato", da chi non farebbe nulla fuori dal proprio personale tornaconto... e poi passa alla cassa...
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