martedì 12 marzo 2013

Gli onorevoli in tribunale

Cosa di meno onorevole della scenetta degli onorevoli “tutti in tribunale”, accomunati da  insolito destino (chi vota per la nipote di Mubarak…).
Un gesto profondamente simbolico: il potere legislativo in piazza contro quello giudiziario fa la sua figura, anche per noi italiani abituati a tutto. In alcuni tratti di pathos da culto della personalità ci si stupisce quasi che non si veda qualche cartello tipo “IMBALSAMAZIONE SUBITO”.

Qualcuno aveva sperato nelle primarie del centro destra? Chi sognava di più aveva anche osato pensare a una destra italiana seria, paladina del neoliberismo, della legalità, delle tradizioni nazionali?

Quando mai? Il caimano è più facile che si tramuti in varano che in geco, soprattutto quando è supportato dalla sua corte silviodipendente da fine impero.

1 commento:

  1. Il mio amico Antonello, che di battaglie nella vita ne ha fatte tante, ha commentato il fatto dicendo: "Se anziche' parlamentari a protestare sui gradini del Palazzo di Giustizia fossero stati dei disoccupati o dei ragazzi senza futuro, sarebbe intervenuta la polizia in tenuta antisommossa e li avrebbe sgomberati a manganellate".

    Mi sembra che anche in questo stia il male profondo del nostro paese.

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