venerdì 19 aprile 2013

La nostra forza

Per fortuna, dagli errori, si impara sempre qualcosa. E noi del centrosinistra, noi del Pd lo sappiamo bene, con gli errori, le tattiche sbagliate, le incomprensioni ci andiamo a nozze. La giornata di oggi è da dimenticare, su tutti i fronti. In un colpo solo abbiamo spaccato il partito, abbiamo rischiato di rompere con gli alleati (Sel e Tabacci), abbiamo fatto incazzare la base e cosa grave abbiamo rischiato l'ennesimo, grande, imperdonabile regalo a Berlusconi&c. Ma, come si diceva all'inizio, cè sempre il tempo e il modo per rimediare. La nostra forza, la nostra salvezza, in questo come in altri casi simili, siamo noi, è il popolo dei militanti, degli iscritti, dei simpatizzanti. La nostra forza sono quel 60% di giovani che abbiamo eletto in parlamento che si sono opposti, quasi in maggioranza, allo scriteriato accordicchio con la destra. Li ringraziamo, mi sento di farlo in prima persona. Ancora una volta dimostriamo a tutti quanto siamo democratici e lo siamo per davvero. Di fronte al fallimento Marini di oggi la dirigenza ritira la proposta e domani sarà un altro giorno. Ora l'ultimo pezzo da percorrere, appoggiare e condividere con il M5S la candidatura di Rodotà, magari andrà meglio.

8 commenti:

  1. E' vero, c'è stat una rivolta di eletti e di iscritti che hanno costretto la dirigenza a fare marcia indietro (vedremo ora quale altro asso caleranno). Rimane il comportamento grave, anche da un punto di vista morale, di Bersani e dei suoi che si riuniscono segretamente con Berlusconi per concordare il nome di Marini, in spregio ad ogni principio di trasparenza e di condivisione aperta e democratica. Non sono iscritto al partito, ma -poichè ritengo che non si sia trattato di un errore ma di una scelta consapevole- gli autori di questo disastro debbano dare le dimissioni o essere dimissionati. Tutti devono capire che ci sono delle conseguenze dei propri comportamenti e che non basta passare la nottata per ripresentarsi al mattino vergini.

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    1. Appunto... il ricostruirsi una verginità da supermercato è la costante nella mediocrità. Quando si ricostituisce una verginità l'elemento di trasformazione non esiste, ossia la "consapevolezza" ma solo un cambiamento di rotta, la scelta di un vestito nuovo che segua le tendenze del momento...L'autoanalisi porta a scoperchiare quel pentolone che alcuni vogliono tener ben chiuso....Il manualetto è più comodo...

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    2. E' evidente che chi ha sbagliato deve farsi da parte.

      Preso si celebrera' il Congresso e avremo una nuova classe dirigente.

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  2. 12 ore, sono bastate 12 ore, da quando abbiamo saputo che d'accordo con Berlusconi e Monti si proponeva Marini, 12 ore, da quando abbiamo capito che le promesse erano state tradite, per creare una mobilitazione che ha avuto la forza di fermare l'operazione.

    La verginita' (che non ho mai ritenuto un valore positivo) l'abbiamo persa si', nel senso che da ieri non si puo' piu' essere cittadini solo quando veniamo chiamati al voto, adesso che abbiamo perso la verginita' di chi si nasconde dietro la falsa purezza della democrazia per delega, non possiamo piu' tornare indietro.

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  3. Dopo la bruciatura di Prodi, seguendo il tuo ragionamento Marino, dovrebbero andare a casa tutti, ma tutti sul serio.

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    1. Finalmente un'ottima idea, ma non lo faranno, vedrai perchè più della dignità può il soldo!!

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  4. Peccato per Prodi (che gia' sapeva come sarebbe andato a finire infatti non e' neanche rientrato in Italia), peccato perche' sarebbe stato un ottimo Presidente, ma soprattutto perche sa dire le cose come vanno dette, ecco il suo comunicato ufficiale:

    "Oggi mi è stato offerto un compito che molto mi onorava anche se non faceva parte dei programmi della mia vita. Ringrazio coloro che mi hanno ritenuto degno di questo incarico. Il risultato del voto e la dinamica che è alle sue spalle mi inducono a ritenere che non ci siano più le condizioni. Ritorno dunque serenamente ai programmi della mia vita. Chi mi ha portato a questa decisione deve farsi carico delle sue responsabilita'. Io non posso che prenderne atto". Romano Prodi

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    1. Noi non siamo in grado di dare consigli a nessuno....ma a Rodotà direi di prendere le distanze dai festeggiamenti di Grillo per le dimissioni di Bersani. E per quel grido " tutti a casa" Rodotà si chiede come mai il PD non lo abbia finora sostenuto, io chiedo se anche lui condivide la gioi di Grillo.
      Roberto Bertolotti

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