Dopo essere stato adottato poi dalla Santanchè col noto stile, è diventato infine un termine impronunciabile, da rottamare e cancellare dal repertorio lessicale.
Solo in
un’italietta postberlusconiana può succedere che chi lascia o si ritira si
debba sentire sminuito, rottamato, finito; non certo in un
grande partito come il PD. Basta guardare il percorso di un Prodi …Di norma
chi chiude una stagione passa il
testimone; non finisce, ma porta a compimento un percorso e ne apre
un altro. A mio parere non si giustificano quindi, da qualsiasi parte vengano,
posizioni vendicative, tatticismi e machiavellismi di sorta.
Solo se
uno in dieci, venti o trent’anni di attività non ha portato a compimento nulla,
ha tutto il diritto di sentirsi rottamabile…ma anche in tal caso inopinato
userei un termine meno abusato e politicamente scorretto di rottamare. Franca
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