martedì 26 febbraio 2013

E ora che fare?

Ora che i ‘giochi’ –quelli elettorali- sono chiusi, e smaltita la delusione per il risultato, diamoci alcuni giorni per elaborare il lutto ma poi riprendiamo a ragionare sulle ragioni che confinano la nostra proposta politica a non più di un quarto del popolo italiano elettore. E’ dai tempi dell’Ulivo, con l’uscita di scena di Romano Prodi, dignitosa ma da sconfitto, che non ci si schioda da questo risultato. Salvo alcuni guizzi tipo Pisapia sindaco a Milano, ogni volta che par sia la volta buona ci si para qualcuno davanti a sbarrarci il passo. Eppure le nostre proposte sono valide, sensate, ragionate, i candidati che le incarnano sono dignitosi, presentabili, puliti, perché dunque l’elettore non ci vuole così bene quanto meritiamo? Concita De Gregorio –tenetela d’occhio, è profonda e acuta- oggi in TV da Augias sosteneva che dalle nostre parti si percepisce ormai la realtà come nemica, e così invece di calarcisi dentro la respingiamo, e con essa tutti coloro che ne sono parte, cioè la maggioranza degli italiani. Non basta allora una proposta forte e dei candidati degni, se poi non riusciamo a parlare alla ‘ggente’, come con qualche altezzosità spesso chiamiamo i cittadini non avvezzi alla ‘politica’, e si parla non solo con le parole (che devono essere semplici ma appropriate e dense di significato) ma con i comportamenti (che devono esser coerenti e conseguenti con quello che si dice).

Faccio un solo esempio: non si può impunemente dire che il PD con il Monte  dei Paschi di Siena non c’entri. Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione –che controlla la banca- è in larga parte di nomina politica ( il Comune e la Provincia di Siena, fino ad ieri a maggioranza bulgara PD, designano la maggior parte dei consiglieri). Ora, a parte le spericolate operazioni del Presidente di MPS e di qualche manager sui derivati, l’acquisto di Antonveneta ad un prezzo di 3 mld superiore a quello che la spagnola Santander sborsò solo pochi  prima ad una banca olandese, è del maggio 2008. Mi chiedo allora: dove stavano i consiglieri della Fondazione di provenienza PD in quel frangente e negli anni successivi? e dove stavano quando MPS acquistò Banca 121 ad un prezzo superiore di 5/6 volte a quello di mercato? Non vedevano, non parlavano, non sentivano? Per interesse, per viltà, per ignoranza, o che altro? Sta di fatto che ora il bubbone è scoppiato e la più antica banca del mondo è entrata in una grave crisi, tanto da spingere il governo a erogare un prestito di 4 mld, tanti quanti sborsati dagli italiani per l’Imu prima casa, cosa che ha dato una formidabile arma di propaganda a Berlusconi.


L’elenco si potrebbe infittire con i ‘rimborsi’ ai gruppi regionali, il finanziamento pubblico al partito sotto forma di rimborsi elettorali non documentati, i debiti verso banche non ancora ‘onorati’ dai DS, e sorvoliamo sull’allegra gestione dei fondi della Margherita, tutti fatti (o meglio, fattacci’) che emergono da inchieste di magistratura e di giornali e mai da una azione vera di chiarimento e di pulizia interna.
Pensiamo davvero che tutto ciò passi senza conseguenze o ci venga perdonato perché siamo bravi, buoni e sensibili, quando invece é proprio perché ci atteggiamo a bravi, buoni e sensibili che non ci non ci viene perdonato nulla. E poi, meno bontà e più competenza.

P.S. Oso sperare che su questo Blog, che è una palestra di libero confronto, si avvii una vera e seria discussione. Che non sta solo nell’esprimere il proprio punto di vista ma nel rapportarsi, anche criticamente, a quello dell’altro.           

12 commenti:

  1. Ripartire....si, ripartire con la consapevolezza di dover cambiare radicalmente forma mentale ed iniziare a prendersi le proprie responsabilità. Minimizzare il caso MPS è stato un grave errore e lo abbiamo pagato tutto. Cosa sarebbe successo se alle primarie avesse vinto Renzi?....oggi forse avremmo un altro umore...

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  2. Prestito MPS, si tratta di circa 4 mld che dovranno essere restituiti allo Stato al tasso del 9%: miliardi attribuibili alla mala gestione del management e dei politici locali (una parte del Pd certo + qualcuno del PDL, più massoni vari ecc, attendiamo conclusioni magistratura). Ma occorre ricordare anche l'operazione Alitalia con altri 4 Mld addebitabili interamente al PDL; ma anche le multe quote latte, altri 4 Mld attribuibili tutti alla Lega col concorso del PDL. Occorre puntare la polemica su tutti gli obiettivi altrimenti vediamo solo 4 MLD, quelli indicati dall'ossessiva propaganda del PDL...

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    1. Fosse stato anche solo un buco di 10euro chi doveva controllare non lo ha fatto..dietro il dettaglio si nasconde il demone. Continuare poi a giustificarsi con quello che hanno fatto gl'altri, francamente, non è onestà intellettuale...

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  3. Condivido gran parte di quello che ha detto scritto Marino.
    Aggiungerei solo che non si può dire "abbiamo preso il Paese per i capelli...." Ma per favore! Chi mai ve lo ha chiesto di "prenderci per i capelli"!

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    1. Anonimo, non è in questo post di Marino che ho usato l'espressione "abbiamo preso il Paese per i capelli". Evidentemente nella tua foga di cogliere qualche passaggio polemico scrivi nel posto sbagliato... In ogni caso l'espressione era generale e astratta, non si riferiva certo a te o a quel "noi" dietro il quale ti nascondi. Certamente non sei il Paese, tu: in politica si dice "il Paese" quando si vuole indicare l'oggetto dell'azione politica, come proposta, come offerta, in questo caso un Paese antipatizzante (legittimamente) nei confronti della sinistra... Ma tant'è: Unicuique suum... e a noi è toccato averti come interlocutore politico, recalcitrante, come ampiamente si vede...

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  4. Marino Contardo2/27/2013 02:43:00 PM

    Domenica, uscendo dal seggio, ho incrociato un conoscente di lunga data, che votava tradizionalmente a destra, che mi ha spostrofato con 'ho votato Renzi!'. Gli ho ricordato che Renzi non era fra i candidati, ma quello mi ha risposto -allontanandosi- 'siete dei coglioni!'. Ora, non mi offendo mai quando qualcuno mi dà del 'coglione', semmai se mi dicesse che sono bugiardo o ladro sì che mi incazzerei. Ho pensato invece che ci fosse del vero nella sua perentoria e apparentemente paradossale affermazione. Come a dire che se il nostro candidato fosse stato Renzi avrebbe votato per noi, lui come tanti altri. Senza toglier nulla a Bersani, persona degnissima, e che ha avuto il coraggio con le primarie di innescare un rinnovamento al partito mai prima sperimentato, c'è che nell'immaginario collettivo, fatto di gente poco avvezza alle analisi politiche, Renzi rappresenta il salto di qualità nel cambiamento mentre Bersani, nonostante tutti gli sforzi e la generosità che gli va riconosciuta, è rimato appena sotto soglia. In quanto ai 4 MLD di MPS, Alitalia e quote latte, purtroppo -sempre nel sentire colletivo- hanno un peso diverso: alla sinistra viene chiesto di più; è più facile perdonare ai ladri di lungo corso mentre ai severi tutori della moralità pubblica nulla è perdonato. Ci sono poi altri capitoli da aprire alla riflessione, la comunicazione, la forza dell'immagine, il colpire ai sentimenti e alle emozioni e non solo alla mente, oltre, s'intende, la potenza corruttiva -e persusiva- del sistema clientelare messo in piedi dal centrodestra dal crollo, con tangentopoli, di quello democritiano-socialista.
    P.S. Ad Anonimo, e ad altri Acronimi: disvelatevi, c'è bisogno dell'appaorto di tutti in questa discussione, ma a viso aperto.

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    1. Marino, col senno di poi son piene le fosse. Comunque vorrei proprio materialmente vederlo il berlusconiano storico tracciare la croce sul simbolo del Pd, anche se vicino ha il nome Renzi. Ma stai scherzando? Gli verrebbe l'orticaria al solo pensarlo. Quella di Renzi è solo un alibi. In ogni caso, siamo qui. Tra noi c'è chi l'ha votato questo Renzi, l'amica Morfeo per esempio e siamo rimasti amici. La prossima partita sarà di Renzi? La vedremo tutta. Mai dire mai!

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    2. Il risultato elettorale, sicuramente, non ha premiato la scelta di Bersani come candidato premier....solito...cambiare tutto per non cambiare nulla!

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    3. Marino Contardo2/28/2013 03:11:00 PM

      'Col senno di poi son piene le fosse', non penserai di liquidare tutta una discussione con una battuta così banale!? Io che vivo in un mondo più vasto di quello dei pur simpatici e violenterosi 'di sinistra' ho sentito spesso dichiarare nei mesi passati, e senza che glielo chiedessi, da persone 'comuni', almeno dal punto di vista delle opinioni politiche, che se Renzi fosse stato il candidato l'avrebbero votato. Ovviamente è tutto da dimostrare, non siamo nel campo della scienza, nè possiamo fare un viaggio a ritroso nel tempo e cambiare le situazioni, ma è un elemento che ci porta a riflettere su che cosa fare per ampliare il nostro consenso. Io ritengo che Renzi allarghi i nostri consensi (e qui non mi dilungo sulle ragioni, lo faremo in altra occasione). Tu ritieni di no - e qui hai dalla tua quasi tutti i dirigenti del PD ad ogni livello-, eppure ti interroghi.

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    4. Col senno di poi... tutto visto ex post acquista un altro significato. Ci sono state delle primarie, sono state libere, Renzi non ha vinto, durante la campagna elettorale ha dato il suo corretto contributo... Bene: perché riprendere il discorso dei "se" e dei "ma"? E' come il discorso del "naso di Cleopatra": non ha alcun senso dal punto di vista "storico". Anche perché cosa si sarebbe detto "se" Bersani avesse stravinto? E poi: controdomanda: quanti elettori di sinistra-sinistra avrebbero votato Renzi? La perdita di questi elettori sarebbe stata colmata dagli elettori tipo Davide Serra e Giorgio Gori? Indovinala grillo! Quando si aprirà un'altra fase, si discuterà la nuova fase: ma il gioco sarà diverso perché le carte saranno diverse...

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  5. Caro Alfio, per tua norma so ancora leggere (anche se ti riesce difficile crederlo) e so bene che questo non era il post in cui hai usato la tua frase arrogante. E credimi, non c'è nessuna foga; quella ce la state mettendo voi, arrampicandovi sui vetri per giustificare una disfatta che, al di là dei numeri, ci fa capire quanto siete lontani dalla realtà, prima delle elezioni e ancor più dopo.
    Io certamente non sono il Paese, inteso come "oggetto dell'offerta politica"; ma chiunque sia il Paese e qualunque sia l'offerta politica, forse l'intelligenza suggerirebbe di essere meno arroganti; gioverebbe molto anche alla vostra comprensione.
    Un saluto.

    Anonimo

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  6. Eh be' se non era questo il post, commenta nel posto giusto, no? Punzecchiavo la tua foga di cogliere qualche passaggio polemico a ogni piè sospinto: non ami la sinistra? Amico caro, s'era capito! L'arroganza è la solita freccetta avvelenata contro chi si ostina a ragionare e capire. La destra infatti è più concreta: guarda al potere e ai rapporti di forza e di quelli si bea...

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