Non lo nascondo, qualche dubbio
sull’esito del voto di Domenica prossima l’ho sempre avuto. Il populismo di
Grillo, le sparate del Cavaliere, i duri e puri di Rivoluzione Civile. Tutti li
a fare a gara per rosicchiare qualche voto al centrosinistra al Senato con il
solo fine di rendere ingovernabile il paese. Si, devo ammetterlo, qualche
brivido sulla schiena ce l’ho ancora, sopratutto quando apro i giornali e vedo
sempre più spesso articoloni sulle presunte rimonte e scalate. Immagino che
altri come me, in questo momento, si stanno ponendo il problema. E se poi, dopo
questa lunga campagna elettorale, dopo le tante fatiche, a un certo punto ci
rendessimo conto che in fin dei conti i banchetti, gli incontri, i volantinaggi
non fossero serviti a nulla? E se ancora una volta vincesse la sfiducia verso
il cambiamento? E se b&c ce la facessero? E, peggio ancora, se ce la
facessero con l’aiuto involontario di Grillo, di Ingroia e di Monti? Il rischio
cè, è evidente. Il rischio cè sempre stato, fin dal principio. Nessuno ha mai
dato nulla per scontato, dobbiamo tenerlo ben presente. Il sogno non è ancora
certezza, almeno non lo sarà fino a Lunedì prossimo, quando l’ultima scheda
sarà scrutinata. Ma devo dire la verità, dopo la giornata di ieri, passata con
alcuni amici e compagni del Pd di Cassina in Piazza Duomo, tutti questi timori
si sono volatizzati. Il bagno di folla riservato ai leader del centrosinistra,
la gioia, l’emozione, il calore delle centinaia di persone che erano li in
Piazza Duomo fin dal mattino mi hanno rincuorato e in un colpo solo tutti i
timori, tutte le incertezze sono svanite. La gioia e la passione che ho visto negli
occhi degli uomini, delle donne e dei ragazzi di Piazza Duomo, ieri, mi ha tolto ogni dubbio. La determinazione di Tabacci, la carica di Vendola, la posatezza
di Ambrosoli e le dote indiscutibile da uomo di governo di Bersani hanno fatto poi la differenza. Ed è stato li, in quel momento, in quel preciso momento, mentre Bersani si accingeva a chiudere il suo intervento, che mi ha sfiorato un pensiero, una certezza: il paese ha bisogno di queste idee e di questi uomini. Il paese ha bisogno di un governo progressista. Le idee e le persone giuste per
cambiare stanno da questa parte, non possiamo certo permetterci di sbagliare ancora.
Questa volta più che mai, è ora di voltare pagina.
Io c'ero! :-)
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