sabato 4 agosto 2012

Il pgt di Cassina de’ Pecchi.


La proposta presentata dalla giunta D’Amico ha un solo merito:mette la parola fine alle balle spaziali circolate in paese ed alimentate anche dal centro destra, relative al cosiddetto consumo di suolo ed alla presunta “cementificazione” avvenute durante le giunte di centro sinistra

·         per realizzare opere pubbliche occorre incassare oneri di urbanizzazione  e quindi costruire ( oppure fare mutui gravando sulla spesa corrente).
·         a Cassina non esistono aree “dismesse” di proprietà pubblica su cui realizzare opere pubbliche, e nemmeno aree private dismesse (tipo quelle presenti a Sesto o a Melzo) quindi il “non consumo di suolo” equivale solo ad uno slogan. In verità di aree dismesse parzialmente  o totalmente, non inserite nel piano regolatore vigente, ce ne sono due ( ex GTE e centro tennis) , che però hanno vincoli o industriale o sportivo e quindi il privato non può fare nulla di diverso, oppure aree inserite nella zona industriale, ma anche qui “vincolate”
·          
Allora cosa si inventa il nostro amato Sindaco?
Abbattiamo la quasi totalità degli edifici pubblici, costruiamoli altrove, magari realizzando dei poli ( sportivo, scolastico ecc. ecc.) e sulle aree a quel punto libere ( e pubbliche) facciamo costruire ai privati, che con gli oneri di urbanizzazione potranno realizzare le opere pubbliche, senza costi per il Comune  ecc. ecc.?
E allora vediamo  di capire questo ecc. ecc., e per rendere più chiaro il discorso “personalizziamolo”.

Un cittadino vive in una villetta di  proprietà…. contatta un imprenditore privato e gli dice:
“costruiscimi un’altra villetta” ( immagino non peggiore della precedente), poi una volta costruita io ci vado ad abitare, tu demolisci la mia e realizzi una nuova edificazione. Naturalmente io non ho una lira quindi questa operazione a me non deve costare niente. Qualunque operatore (ammesso che ce ne siano) che volesse intraprendere una simile operazione chiederebbe che il costruibile ex novo sulle ceneri dell’abbattuto fosse di tali proporzioni da farlo rientrare delle spese sostenute con l’aggiunta del “suo” guadagno.  Quindi o la proposta è irrealizzabile oppure si trasforma in una ( questa si vera) cementificazione.
Siccome questo ragionamento è applicato su tutti gli edifici del  Comune….vi lascio immaginare.
Discorso tunnel. Non solo è irrealizzabile, ma è pericoloso, perché il centro destra sa che su questo si gioca il futuro e quindi anziché “arrendersi” è capace che irresponsabilmente” raddoppi “.  Premetto che il nostro Comune non avrà mai i soldi ( spesa corrente) nemmeno per dare l’incarico di progettazione e che qualunque progettista chiederà siano fatti rilievi ben più consistenti del cosiddetto “carotaggio” fatto a campione.
Allora – mi ha risposto a suo tempo qualcuno – diremo che le spese di progettazione siano a carico della ditta che realizza il tunnel e che quindi  ci venga proposto un pacchetto completo “ progetto definitivo e offerta per l’aggiudicazione del lavoro” una sorta di “ appalto concorso”, prevedendo che se non si realizza il tunnel le spese progettuali sono a carico della ditta che presenterà il tutto ( progetto e quantificazione dei costi)…..
Cosa debbo dire?Auguri.
Se questo dovesse succedere le ditte tenderanno a presentare progetti a costi bassi, e poi – come sta accadendo dappertutto dove si inizia a scavare un tunnel – le opere si fermeranno al primo intoppo ( cosa che  succede persino quando si leva il pavimento nella propria casa).
Solo che dalle altre parti  (Cassano,  Segrate ) intervengono enti o privati “ potenti economicamente”…noi saremo soli ed il costo dell’opera lieviterà a dismisura ( ammesso e non concesso che il Comune trovi quella “paccata” di euro per appaltare l’opera fin dall’inizio) 
Da parte nostra dovremmo avere la garanzia che….ogni aumento dei costi sarà a carico di colui che realizzerà l’opera, che l’opera sia terminata nei tempi previsti con fortissime penali per i giorni di ritardo, che sia rilasciata una fidejussione a garanzie delle opere e del ripristino della situazione “ ante buco” … vedrete che a queste condizioni non parteciperà nessuno.
Ma sono le condizioni minime…..
Io naturalmente penso che questa “palla” del tunnel rimarrà tale per sempre…
Roberto

  




Nessun commento:

Posta un commento

Questo blog non è moderato. Si raccomanda perciò un'adozione civile di modi e di toni.