La proposta presentata dalla giunta D’Amico ha un
solo merito:mette la parola fine alle balle spaziali circolate in paese ed alimentate
anche dal centro destra, relative al cosiddetto consumo di suolo ed alla
presunta “cementificazione” avvenute durante le giunte di centro sinistra
·
per realizzare opere pubbliche occorre incassare
oneri di urbanizzazione e quindi
costruire ( oppure fare mutui gravando sulla spesa corrente).
·
a Cassina non esistono aree “dismesse” di proprietà
pubblica su cui realizzare opere pubbliche, e nemmeno aree private dismesse
(tipo quelle presenti a Sesto o a Melzo) quindi il “non consumo di suolo”
equivale solo ad uno slogan. In verità di aree dismesse parzialmente o totalmente, non inserite nel piano
regolatore vigente, ce ne sono due ( ex GTE e centro tennis) , che però hanno
vincoli o industriale o sportivo e quindi il privato non può fare nulla di
diverso, oppure aree inserite nella zona industriale, ma anche qui “vincolate”
·
Allora cosa si inventa il nostro amato Sindaco?
Abbattiamo la quasi totalità degli edifici pubblici, costruiamoli
altrove, magari realizzando dei poli ( sportivo, scolastico ecc. ecc.) e sulle
aree a quel punto libere ( e pubbliche) facciamo costruire ai privati, che con
gli oneri di urbanizzazione potranno realizzare le opere pubbliche, senza costi
per il Comune ecc. ecc.?
E allora vediamo di capire questo
ecc. ecc., e per rendere più chiaro il discorso “personalizziamolo”.
Un cittadino vive in una villetta di proprietà…. contatta un imprenditore privato e
gli dice:
“costruiscimi un’altra villetta” ( immagino non peggiore della
precedente), poi una volta costruita io ci vado ad abitare, tu demolisci la mia
e realizzi una nuova edificazione. Naturalmente io non ho una lira quindi
questa operazione a me non deve costare niente. Qualunque operatore (ammesso
che ce ne siano) che volesse intraprendere una simile operazione chiederebbe
che il costruibile ex novo sulle ceneri dell’abbattuto fosse di tali
proporzioni da farlo rientrare delle spese sostenute con l’aggiunta del “suo”
guadagno. Quindi o la proposta è
irrealizzabile oppure si trasforma in una ( questa si vera) cementificazione.
Siccome questo ragionamento è applicato su tutti gli edifici del Comune….vi lascio immaginare.
Discorso tunnel. Non solo è irrealizzabile, ma è pericoloso, perché il
centro destra sa che su questo si gioca il futuro e quindi anziché “arrendersi”
è capace che irresponsabilmente” raddoppi “.
Premetto che il nostro Comune non avrà mai i soldi ( spesa corrente)
nemmeno per dare l’incarico di progettazione e che qualunque progettista
chiederà siano fatti rilievi ben più consistenti del cosiddetto “carotaggio” fatto
a campione.
Allora – mi ha risposto a suo tempo qualcuno – diremo che le spese di
progettazione siano a carico della ditta che realizza il tunnel e che quindi ci venga proposto un pacchetto completo “
progetto definitivo e offerta per l’aggiudicazione del lavoro” una sorta di “
appalto concorso”, prevedendo che se non si realizza il tunnel le spese
progettuali sono a carico della ditta che presenterà il tutto ( progetto e
quantificazione dei costi)…..
Cosa debbo dire?Auguri.
Se questo dovesse succedere le ditte tenderanno a presentare progetti a
costi bassi, e poi – come sta accadendo dappertutto dove si inizia a scavare un
tunnel – le opere si fermeranno al primo intoppo ( cosa che succede persino quando si leva il pavimento
nella propria casa).
Solo che dalle altre parti (Cassano, Segrate ) intervengono enti o
privati “ potenti economicamente”…noi saremo soli ed il costo dell’opera
lieviterà a dismisura ( ammesso e non concesso che il Comune trovi quella
“paccata” di euro per appaltare l’opera fin dall’inizio)
Da parte nostra dovremmo avere la garanzia che….ogni aumento dei costi
sarà a carico di colui che realizzerà l’opera, che l’opera sia terminata nei
tempi previsti con fortissime penali per i giorni di ritardo, che sia
rilasciata una fidejussione a garanzie delle opere e del ripristino della
situazione “ ante buco” … vedrete che a queste condizioni non parteciperà
nessuno.
Ma sono le condizioni minime…..
Io naturalmente penso che questa “palla” del tunnel rimarrà tale per
sempre…
Roberto
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