venerdì 9 agosto 2013

Lia Quartapelle - Aggiornamenti dal parlamento

Carissimi,

un breve messaggio prima delle vacanze, una riflessione sulla situazione politica in cui ci troviamo piuttosto che sui lavori parlamentari. Dalla scorsa newsletter sono successe molte cose, in particolare c'è stata la sentenza della corte di Cassazione sul processo Mediaset, che ha segnato una svolta radicale nella politica italiana. Con la condanna definitiva di Silvio Berlusconi si è, a mio giudizio, chiusa un'epoca in cui per 20 anni l'Italia e la politica italiana ha ruotato intorno ai processi di Silvio Berlusconi, portando il paese lungo una strada di polarizzazione e conflitto che non ci ha permesso di fare le riforme di cui c'era bisogno, riforme che con la crisi economica sono diventate ancora più drammaticamente necessarie.
Sulla vicenda processuale, il comunicato di Guglielmo Epifani ha chiarito quale sarà la posizione del PD (VIDEO) riguardo alla sentenza.La sentenza della Cassazione, così come altre cose accadute in queste ultime settimane, mi hanno però fatto pensare: è davvero necessario, ancora di più in una fase così difficile e scivolosa, che la politica non perda la testa. Chi in questo momento ha una responsabilità politica mantenga ragionevolezza e senso della misura, per prendere delle decisioni che nei prossimi mesi saranno molto difficili. Questa necessità di ragionevolezza io la vedo fondamentale per l'atteggiamento che avremo nei confronti del governo: saremo in grado di dire che un conto è il destino dell'imputato Silvio Berlusconi, un conto è il destino dell'Italia, e che noi in un governo di necessità abbiamo la ricetta per uscire da questa crisi profondissima, che è crisi prima di tutto di una politica che non decide? Saremo in grado di vivere questo governo non come una necessità obbligata ma come un'occasione per fare quelle riforme di cui l'Italia ha bisogno (legge elettorale e riforme istituzionali in testa)?

Ma è una ragionevolezza che vorrei avessero anche i nostri dirigenti che in questi giorni devono decidere sul congresso: saranno in grado di capire che il PD ha bisogno di un congresso per determinare in che direzione vogliamo portare l'Italia? E che questo momento di chiarezza ci serve molto, e che si fa solo del male al PD - e all'Italia - avere paura di confrontarci?Alla luce della direzione nazionale svoltasi ieri sembra che la scelta del segretario verrà fatta a fine novembre con delle regole che verranno decise dall'Assemblea nazionale a settembre, dando la possibilità ai candidati ma soprattutto a noi di confrontarci in maniera davvero profonda solo per qualche settimana.Ecco, questi sono gli interrogativi con cui mi sto confrontando.




Nel frattempo, il 6 di agosto il Governo Letta ha compiuto i suoi primi 100 giorni. Vi segnalo questo documento del Governo in cui si evidenziano i provvedimenti presi in questi primi 100 giorni.

2 commenti:

  1. Gentili.ma Lia Quartapelle,
    non sarei così sicuro che la pratica Berlusconi sia definitivamente chiusa. Si sta lavorando con molta attenzione circa una "agibilità politica" per lo stesso. Trattandosi di Lui, consiglierei una massiccia dose di prudenza. Nei cento giorni di governo, per contro ,vedo i cento giorni del parlamento. Tutte le leggi approvate (meno una) sono state proposte dal governo. Il parlamento non parlamenta più, l'istituzione si è trasformata in votificio, i parlamentari sono diventati tastieristi. Lo dico con tristezza.
    Le auguro buone vacanze.

    RispondiElimina
  2. Cara Lia, goditi più che puoi queste vacanze non pensare ad altro che al sole, al mare o alla montagna (e buone letture, immagino), vissuti mano nella mano con il tuo compagno/compagna. Il rientro sarà duro. Peseranno i ricatto di mister B.: niente IMU o il governo cade (ma era nei patti di governo o dobbiamo credere alle contorsioni linguistiche di cui ci deliziano la stampa e i tg?), 'agibilità politica' o il governo cade (a proposto, avete deliberato come PD la posizione da tenere in Commissione Elezioni del Senato o siete troppo occupati a spostare la data del Congresso), Napolitano risponda alla mia richiesta o il governo cade (a proposito perché Napolitano invece di adombrarsi non ci dice quello che si sono detti con i valorosi Brunetta e Schifani?), e via con amenità di questo tipo. Se cedete a questi ricatti ritengo che siate spacciati come parlamentari e come partito, anche se l'ombra delle 101 quinte colonne incombe minacciosa (a proposito, si riuscirà un giorno a sapere chi sono gli arditi che hanno silurato il Buon Prodi o rimarrà uno dei segreti più impenetrabili della 2a Repubblica?). Nota finale sulla Legge contro il femminicidio, che penso ti stia molto a cuore: bene inasprire le pene e la fattispecie dei reati, ma è fatica sprecata se non si agisce sul piano sociale e culturale (gli studiosi del fenomeno al riguardo chiariscono il concetto in ogni occasione , ma voi politici gli ignorate bellamente). Cominciate allora a sostenere: l'attività dei consultori familiari sui territori (ormai inesistenti perché non portano profitto, e perché danno fastidio ai severi tutori della morale cattolica), l'educazione sessuale nelle scuole (azzerata a spese dell''insegnamento' della religione), le strutture d'aiuto, supporto e accoglienza alle donne maltrattate. Considera tutto ciò non come compitino per le vacanze -detesto i compiti per le vacanze- ma come promemoria per il rientro. Ora lasciati andare e non pensarci.

    RispondiElimina

Questo blog non è moderato. Si raccomanda perciò un'adozione civile di modi e di toni.