lunedì 26 agosto 2013

L'ineffabile, l'inossidabile, l'imperturbabile Luciano

Quando il signore di Arcore è in difficoltà ecco puntuale farsi avanti l’ineffabile, l’inossidabile, l’imperturbabile Luciano Violante. Mentre un esercito di legulei in servizio permanente effettivo è al lavoro per trovare l’escamotage tecnico-giuridico che risparmi a quello la figuraccia di affossare il governo per fatti personali (forse questa volta l’opinione pubblica non glielo perdonerebbe), e mentre il segretario del PD annuncia solennemente che in Commissione il suo partito voterà per la decadenza da senatore, il nostro si sente in dovere di farsi avanti per assecondare, e corroborare, con il suo autorevole parere una delle tante linee di azione che si stanno architettando nel salotto di Arcore, quella che vorrebbe rinviare la legge Severino alla Consulta. Preso dalla smania di smarcarsi dai suoi compagni di partito, tutti ufficialmente schierati sulla linea del Segretario pro tempore (anche i 101?), e in coerenza con una storia personale tutta tesa, almeno negli ultimi dieci anni, a meritarsi le lodi che puntualmente la destra gli riserva, il buon Luciano non ci stupisce più. E’ fatto così, che ci vuoi fare, e a quell’età non si cambia, né è giusto chiederlo. Ma allora che ci sta a fare dalle nostre parti? Assuma fino in fondo le conseguenze delle sue posizioni – di cui ha ben diritto di poterle esprimere liberamente, come ogn’altri del resto- e passi armi e bagagli dall’altra parte. Lo richiede la dignità e la chiarezza. Nel frattempo, seppur inconsapevolmente, e al pari di altri campioni della chiacchiera democratica libera e sciolta, non si avvede dei favori che elargisce generosamente a quei ragazzacci de ‘Il Fatto Quotidiano’, che con Travaglio in testa campano alla grande su questi bizzarri esemplari della politica italiana, per di più senza il contributo pubblico.      

4 commenti:

  1. In punta di diritto non si può negare a nessuno il diritto alla difesa, altrimenti scatterebbe l'accusa di stalinismo. Può darsi che Violante sia punto da vaghezza di liberalismo, può darsi che voglia acquistare benemerenze presso la destra (Quirinale?), in ogni caso è politico che non le manda a dire, soprattutto adesso che pare fuori dai giochi e può consentirsi libertà che in altre epoche non sentiva di poter propugnare...

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  2. Non so cosa pensano i 101 (secondo me sono meno visto che Renzi ha detto che è d'accordo con Epifani) e cosa c'entrino con la decadenza di Berlusconi. Per quanto riguarda Violante la situazione sua è ben strana. A seconda di chi lo commenta oscilla tra " capo del Partito delle toghe rosse" oppure servo di Berlusconi. Nessuno che entri nel merito delle sue osservazioni, che purtroppo sono simili a quelle di Onida...
    Mi spiace che entrambi le abbiano espresse, ma se non altro servirà a dire che la decisione è stata ponderata.
    Roberto

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  3. Non oscilla un bel corno. Dal 2001 ha preso una folgorazione e da allora è una profusione continua di esternazioni che rendono gran favori alla destra. In quanto poi al diritto alla difesa che non si negherebbe a nessuno, beh quando mai gli è stata negata? Argomentazioni che non tengono, tutte tese a compiacere l'avversario politico, chissà un domani potrebbe venirne un vantaggio (ma un danno serio a questo disgraziato paese, sì). Per finire con i 101, c'entrano benissimo, perché dopo il siluramento della candidatura di Prodi al Quirinale, cosa molto gradita al signore di Arcore, temo che ripeteranno il favore quando a voto segreto verrà esaminata la deliberazione della Commissione per le elezioni. Ho l'impressione che Candide ha fatto molta strada tra di voi.

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  4. Il grande Luciano non smette di stupire, non a tutti, perlomeno. Dalla sconcertante dichiarazione alla camera, di cui ho indicato il video, alla " riconciliazione" tra fascisti e antifascisti, discorso pronunciato ( anche questo) alla Camera senza arrossire, all'ennesimo salvagente fresco di giornata per il suo beneamato Silviuzzu. Per contro a Violante e Onida (quest'ultimo, qualche tempo addietro asseriva il contrario di quello che asserisce oggi) vi sono fior fiori di costituzionalisti, la maggioranza, che la pensano esattamente al contrario. Sono stati oggetto della legge Severino diversi personaggi, da Brancher a Sciascia passando per Dell'utri e Berruti.
    Dov'erano i Violante e gli Onida? Adesso vengono a parlarci in "punta di diritto" che varrebbe solo per il loro caro Silviuzzu. E' proprio il caso di dirlo: sono saggi e studiosi come il segnale di direzione di un'auto. Ora sì ora no. Patetici. Il "fatto quotidiano" non farà sconti a nessuno, Grillo compreso. Quei ragazzacci faranno da cane da quardia al potere invece di fare il cane da compagnia al potente di turno. Nel panorama, non idilliaco, informativo italiano il Fatto è un anomalia in un mare di fedeli servitori e di scendiletto.

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