mercoledì 27 febbraio 2013

La fase

Ho trascorso i due giorni successivi alle elezioni in una sorta di stato catatonico. Forte è stato lo scoramento e il senso di sconfitta derivanti dai risultati elettorali al punto che in me sono prevalsi istinti autodistruttivi,  l’intenzione cioè  di annullarmi come cittadino fino ad ora partecipe idealmente  alla vita politica collettiva. Prevaleva in me  il desiderio di dedicarmi alla mia (pre) occupazione principale che è quella della divina letteratura e del  mondo fiabesco dei libri.
Ma ieri sera, durante il corso della trasmissione televisiva di Rai3 “Linea Notte”, diretta da Maurizio Mannoni, ho avuto come una sorta di rinvenimento. C’era per il Pd il giovane Roberto Speranza e per il Pdl l’ex ministro Romani, il produttore televisivo che vanta l’ideazione  di quel memorabile programma che fu “Colpo grosso”. Ebbene, Romani era dolciastro e suadente  come mai visto,  e proponeva velatamente ma  insistentemente una collaborazione col Pd in questa fase. Ai dinieghi motivati di Speranza che gli spiegava con modi spicci e risoluti che non si può fare un accordo di risanamento del Paese con chi l’ha distrutto, Romani, querulo,  con voce chioccia quasi, mormorava che si trattava del solito senso di superiorità etica del Pd. E larvatamente apriva ancora in direzione di una offerta di collaborazione, “attendendo le mosse” del Pd in tal senso.

In quel preciso momento ho cominciato a vedere il bicchiere  mezzo pieno. Anche perché le cronache narrano che il Sire di Arcore pare che abbia passato a letto  le ore pomeridiane  della giornata di lunedì, quelle della  esilarante saga dei risultati elettorali , in preda a forte sconforto.  La ragione, spiegano i soliti informati, era che aveva intravisto anche la vittoria alla Camera e che si rammaricava di non aver iniziato la campagna televisiva,   per colpa di quei cacadubbi che lo circondano,  almeno un mese prima. Berlusconi insomma cominciava a vedere dopo le nebbie dei risultati il diradarsi di questa visione per lui totalmente insoddisfacente se non disastrosa: è vero che aveva conseguito l’obiettivo primario, insperabile, di impedire all’avversario il successo pieno, ma non aveva raggiunto quel che più conta in politica: tenere il boccino in mano. Proprio no: il boccino ce l’ha in mano il Pd: da qui la necessità di lanciare messaggi, di mandare in avanscoperta questo e quello del suo partito.

La politica, diceva Bismark, è saper afferrare il “mantello fuggitivo della storia”, ossia sapersi insinuare in una contingenza del reale anche a te sfavorevole e volgerla ai tuoi voleri. La fase pertanto vede questo scenario:
  • Il Pd ha la maggioranza schiacciante alla Camera, grazie a quella legge delirante voluta dal nostro Licurgo della Valbrembana il dentista Calderoli;
  •  Al Senato la situazione è quella nota, ma il Pd ha la maggioranza relativa dei seggi;
  •  I grillini sono un drappello consistente di “absolute beginners”, ma  come principianti assoluti sono totalmente sconosciuti non solo a noi, ma anche al loro Capocomico che non ha saputo impedire, per esempio,  che alcuni fossero eletti con appena 20 voti di preferenza alle loro parlamentarie o addirittura di piazzare in Parlamento una madre in un ramo e un figlio nell’altro.
Perché sono diventato improvvisamente ottimista e ho cominciato a vedere il bicchiere mezzo pieno? Perché possiamo e dobbiamo saper volgere la fase politica, confusa, caotica,  e per certi aspetti drammatica di questi giorni e dei mesi a venire,  nella  direzione  che solo la volontà politica del Pd può darle. Che secondo me deve essere di tipo “movimentista” ed escludente sistematicamente il Pdl. Pertanto si rinunci in ogni modo al governissimo con il detto partito. Non si potrà fare nulla con chi ha già affossato la Bicamerale e le conseguenti riforme istituzionali. Abbiamo già visto questo film. Si cerchi in Parlamento di volta in volta un consenso su un governo di scopo mettendo in agenda questi obiettivi, perseguibili facilmente:
  • nella “legge finanziaria” che necessariamente si dovrà varare si inseriscano una serie di provvedimenti in direzione della crescita e dello sviluppo;
  • si provveda alla riduzione drastica dei parlamentari e dei costi della politica e se ci sono gli spazi l’eliminazione del bicameralismo perfetto che tanti danni ha prodotto;
  • si vari una nuova legge elettorale con doppio turno alla francese;
  • una legge netta contro il conflitto di interessi;
  • una legge   durissima contro la corruzione.
  • altro ed eventuale.
Già questi punti, facilmente realizzabili con il solo consenso dei grillini,  senza neanche far ricorso ai montiani cioè, metterebbero in uno stato di disperazione Berlusconi & C. In poche parole la fase politica ci chiede di dare il colpo di grazia al berlusconismo, la fonte di vita e di aggregazione del centrodestra. Sarà la battaglia finale: o noi o loro. Se non sappiamo cogliere questo momento ci sarà la dissoluzione del Pd, se riusciamo a volgerlo in nostro favore ci sarà la sconfitta definitiva del senile e cadente Berlusconi e del suo programma-visione del nostro Paese.

I prossimi passi saranno questi. Si nomini Presidente della Camera un giovane grillino (niente paura: abbiamo avuto già la giovane vandeana Irene Pivetti in questo ruolo); si nomini Presidente del Senato un montiano. A questo punto Grillo ci dovrà spiegare cosa vorrà fare da grande. Dentro il parlamento se non c’è lui, ci sono i suoi. Le nostre regole non prevedono, come dice lui dai cancelli della sua villa di Nervi, che il Pd faccia le sue proposte e poi lui vedrà. No, le nostre regole prevedono che prima dell’inizio dell’attività di governo ci sia il voto “preventivo” di fiducia al governo. E al Senato non potrà  astenersi perché l’astensione equivale a voto negativo, quindi dovrà necessariamente votare la fiducia, altrimenti si andrà nuovamente alle elezioni, subito. Vorrà questo Grillo?

Successivamente si vedrà. “Molta confusione sotto il cielo, la situazione è ottima”, diceva il presidente Mao. Si tratta qui di saper dialogare con i giovani grillini. Essi non potranno restare per molto tempo in una sorte di “palude” in attesa di ordini con auricolare del Capocomico. Non potranno per lungo tempo essere tenuti nell’anonimato e qualcuno di loro dovrà essere nominato portavoce, e udite udite, dovrà apparire in tivù, il luogo dove ancora oggi si forma la leadership. Dalle ombre di Internet,  dove ci siamo noi digitali più o meno nativi,  alle luci della tivù, visibili dunque  all’elettore che decide ancora oggi politicamente,  come sa bene Berlusconi: la casalinga di Voghera. Una volta che si formerà una leadership spontanea tra i grillini molti nodi potranno essere affrontati con più scioltezza. E così per almeno sei mesi o un anno. Poi si vedrà, si navigherà a vista, chissà, si potrà trovare una “spontanea” maggioranza di governo anche al Senato.

Alcuni amici mi dicono in queste ore che  s’è già aperta una lotta politica anche dentro il Pd, tra i fautori di un accordo con Berlusconi e quelli di un approccio “movimentista” come ho fino ad ora esposto. Ci sarebbe l’ala dalemiana a insistere sulla prima strategia con negoziazioni più o meno segrete col Pdl che prevederebbero anche la Presidenza della Repubblica per personaggi opachi come Gianni Letta. Spero di no. Anzi da dalemiano pretendo di no. È successo che Berlusconi al momento per lui favorevole farà saltare tutti i tavoli dove non si gioca il suo gioco. Si tratta di prolungare la sua depressione di lunedì scorso, si tratta di non fargli  toccare palla. Siamo davvero allo showdown  finale:  o lui o il Pd. Come nella mitologia greca Anteo si potrà neutralizzare solo  se lo si tiene sollevato da terra. Dobbiamo saper afferrare  il mantello fuggitivo della storia. Questo è il momento. Questo ci dice la fase politica.


19 commenti:

  1. I tentativi di profilare gli aderenti al M5S sono veramente banali , specialmente da parte di chi non esce di casa da anni e frequenta solo biblioteche o centri di aggregazione comunale. I grillini sono una fotografia dell'italia che lavora, studia, viaggia, usa la tecnologia e cosa più importante legge: libri della nuova civiltà digitale, di sostegno ambientale, filosofia e politica.
    Non giudicateli se nelle poche apparizioni televisive appaiono senza cravatta e con qualche macchia sui jeans.
    Io avrò anche una mente semplice ma il loro messaggio è molto avanti ed in linea con le menti migliori del pianeta. Non ho mai sentito Bersani citare il MIT o Jeremy Rifkin, le idee di Bersani mi sembrano di Destra (carta di credito per 100 euro e TAV).
    Sono sempre stato un elettore di sinistra ma non mi ci ritrovo più, la leadership di Bersani, a sffavore di Renzi, è stata imposta, a mio avviso, dalle solite vecchie menti del Pd e camuffata con l'espressione democratica delle primarie.

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    1. Io Jeremy Rifkin l'ho letto quasi tutto, fino ad un certo punto. Poi ho smesso dopo che ha superato il numero massimo di errori ammissibili ad un uomo che vuole fare il veggente:

      La fine del lavoro. Il declino della forza lavoro globale e l'avvento del post-mercato (Baldini&Castoldi, 1995) --> Lavoriamo di piu' e peggio di prima.

      Il secolo Biotech. Il commercio genetico e l'inizio di una nuova era (Baldini&Castoldi, 1998) --> Boh, forse, ma non mi sembra che questa cosa abbia ancora cambiato il mondo.

      L'era dell'accesso. La rivoluzione della new economy (Mondadori, 2000) --> Sappiamo tutti come e' andata a finire qualche mese dopo la pubblicazione di questo libro.

      Economia all'idrogeno. La creazione del Worldwide Energy Web e la redistribuzione del potere sulla terra (Mondadori, 2002) --> 10 anni dopo non esiste neanche un pilota di quello che viene dichiarato come il futuro prossimo in questo libro.

      Il sogno europeo. Come l'Europa ha creato una nuova visione del futuro che sta lentamente eclissando il sogno americano (Mondadori, 2004) --> Direi che l'America e' sempre l'America e l'Europa e' in pantano incredibile. Tra l'altro mi sembra che Grillo non "ami" cosi' tanto l'Europa.

      Grillo e' uguale, te lo ricordi quando venti anni fa sfasciava i computer? O quando faceva annusare il Vicks Vapor sul tubo di scappamento di un auto all'idrogeno?

      Non ho la pretesa di insegnare niente a nessuno, ma penso che la sostanza conti molto piu' della forma e credo che tu abbia una visione un po' mitologica dei grillini.

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    2. Dimenticavo, ho letto anche La civilta' dell'empatia, non credo che basare la propria politica su un vaffanculo generale corrisponda a quanto Rifkin definisce empatia. [A presto.]

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    3. Caro Luca, è singolare che mostri sfiducia verso chi "frequenta solo biblioteche" e attesti che leggi libri di filosofia! E cosa credi che faccia chi frequenta le biblioteche? Legge Jeremy Rifkin come te e forse prima di te, e solo per questioni di età... E lo stesso Bersani, guarda un po', è laureato in filosofia. In ogni caso "ci sono più cose in cielo e in terra che nella tua filosofia" diceva Amleto. Le cose "in cielo" sono queste: dicono i grillini: "noi siamo diversi, siamo più oltre, non abbiamo capi, non abbiamo statuti, siamo per la democrazia diretta della rete, non facciamo alleanze dette in napoletano ormai "inciuci", ecc ecc". Le cose "in terra" sono però le seguenti: i capi esistono (Grillo e il suo vero capo Casaleggio), il marchio del M5S è proprietà privata di Grillo & Casaleggio, le decisioni occorrerà prenderle, la fiducia al Senato occorrerà darla, anche se qualcuno del M5S propone in occasione del voto l'uscita in massa, quindi dando implicitamente l'assenso alla formazione del governo, poi occorrerà eleggere il Presidente della Camera e del Senato, poi i capi delle commissioni parlamentari... Potrete fare tutte queste cose in jeans o col vestito buono, ma o le farete o le rifiuterete e si va tutti a casa: tertium non datur. In poche parole questa si chiama politica: Pietro Nenni la chiamava "politique politicienne", e da qui non si scappa, da qui neanche gli alieni o presunti tali potranno scappare. Un'ultima cosa: sono più di 160 i grillini in parlamento. Molti disoccupati o senza reddito. Bravissimi ragazzi. Ma attenzione sono dentro il palazzo anche loro adesso: sento già qualcuno che fuori comincia a urlare: "siete circondati", "arrendetevi", "vi apriremo come una scatola di tonno": sono i grillini di domani, quelli che verranno, quelli del Movimento sei stelle. E' stato sempre così e così avverrà. Cosa volete fare da grandi?

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    4. Jeremy R, era solo un esmpio, è possibile elencarne tantissimi. Dico solo che i libri che avete letto voi gli hanno letti anche altri e forse hanno voglia di metterli in pratica piu' di Bersani, o prma di lui, IL D'ALEMA.
      Berlusconi (tutto dire) permette a programmi come le Iene di far vedere come sono ignoranti i parlamanetari (compreso quelli del PD) che non sanno chi è il presidente istraeliano o quando è stata scoperta l'America.
      Non è quindi un argomento degno di attenzione giudicare i nuovi parlamentari M5S. Potranno essere disoccupati o altro, certamente gli attuali parlamentari, che hanno uno stipendio stellare e quindi a vs parere non sono disoccupati, non sono certo un esempio da seguire.
      Una rottura con qs attuale sistema è una fortuna per tutti, se non altro si inizieranno ad ascoltare quelle voci che nessuno prima prendeva in considerazione e addirittura sbeffeggiava.

      Siccome vi piacciono molto le citazioni e vi beate del vs sapere, Aristotele diceva (nella POLITICA): "La città ideale è quella nella quale ogni cittadino può disporre di se stesso per attività di cui non deve rendere conto alla Città, e in vista delle quali egli esercita anche le virtù etiche ed dà il proprio contributo alla vita pubblica della città"

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    5. Noi non ci beiamo del nostro sapere più di te che ti spingi a citare Aristotele adesso e Rifkin prima... Se sei comunque in grado di citare Aristotele correttamente, cita l'edizione e il paragrafo esatto. Qui "palestra letterario-filosofica" a voi giovani studiosi grillini: la vita è bella proprio per questo. Discutere di Aristotele, la passione di una vita, con un grillino, vuoi mettere?

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    6. La neo senatrice del M5S non sa quanti sono i deputati... Di cosa stiamo parlando?

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    7. Marcello, qui bisogna vedere il "piatto" dei grillini. Snidarli. Vogliono stare fuori e spingerci in braccio al Pdl. Questi vogliono solo fare casino dietro mentre l'autista guida... Facciamogli almeno fare i bigliettai...

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  2. marino Contardo2/27/2013 03:46:00 PM

    E’ vero, Jeremy Rifkin ne ha davvero imbroccate poche, oggi è espressione di un ‘ambientalismo’ un po’ di maniera, professorale, più declamatorio che scientifico, ha avuto qualche importanza in passato nel declinare la questione ambientale, oggi è decisamente in declino. Mi sembra però ingiusto replicare a Luca prendendo in considerazione solo una parte del suo pensiero. Egli mi sembra rimproverare a Bersani un approccio troppo tradizionale, se non conservatore su talune questioni, e poco attento a ciò che si muove –e muove- nel mondo, con tutto ciò che comporta a livello dell’immagine e del consenso. E’ una forma mentis dura da scalzare a sinistra, si ha il timore di intaccare i ‘valori ‘ classici per votarsi ad un ‘nuovismo’ senza principi che non si sa dove porti. E invece sarebbe più utile saper mantenere i riferimenti ideali –che sono il prodotto storico di lotte, di idee, di confronti- ma senza perdere la capacità di leggere la realtà di oggi che è in permanente divenire. In un precedente intervento ricordavo Concita De Gregorio che in TV da Augias, dopo aver assistito al comizio di Grillo a Piazza San Giovanni, parlava di ‘una sinistra che percepisce la realtà come nemica’. A Luca però vorrei dire: capisco il tuo entusiasmo e fervore per le nuove tecnologie digitali e per i nuovi approcci di pensiero, guai ai giovani che sono privi di ardore e di curiosità (ho due figli giovani ingegneri in campi diversi che mi stimolano molto in tal senso), ma considera che far politica in questo paese sempre a cavallo tra modernità e conservazione, tra resistenze al cambiamento e fughe in avanti, tra coraggio e viltà dei suoi stessi cittadini, è molto, molto complicato. Non ho la pretesa –laicamente- di convincere nessuno con queste mie parole, ma ritengo utile il tuo ‘pungolo’ su questo Blog.

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    1. Io in verità ho visto Concita De Gregorio girare come una madonna pellegrina in tutti i programmi Rai a propagandare il suo libretto sulla crisi. Saremo nemici della realtà, ma certe personcine usano i drammi della realtà per pucciarvi il biscottino dei loro piccoli interessi...

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    2. Marino Contardo2/28/2013 02:42:00 PM

      Trovo ostentatamente ingeneroso il tuo giudizio su Concita, 'una personcina che usa i drammi della realtà per pucciarvi il biscottino dei propri piccoli interessi', immagino editoriali. Un modo poco elegante per liquidare argomentazioni non gradite.

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    3. Ma, no, tutt'altro, l'ho vista in giro in quasi tutti i programmi televisivi a parlare del suo libretto a perdere... Veniva voglia di dirle: "Concita, sposta il tuo libro che non riesco a vedere la crisi"... Sì, Concita non mi è per nulla simpatica. Addebito alla ex giornalsita del "Vernacoliere" l'aver massacrato il giornale fondato da Antonio Gramsci, aver commissionato una campagna pubblicitaria milionaria a Oliviero Toscani sessista (quella della minigonna che alludeva al disastroso formato ridotto del quotidiano), aver ridotto ai minimi termini l'influenza di quel quotidiano e non aver pagato nessun pegno per un evidentissimo fallimento professionale. Santi in paradiso?

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    4. Il glorioso giornale fondato da Antonio Gramsci ha avuto negli ultimi vent'anni due soli momenti felici: la Direzione di Veltroni e quella di Concita De Gregorio, che hanno tentato -generosamente, ma invano- di farne diventare un giornale di informazione. Poi è tornato ad essere un bollettino di propaganda degli stati maggiore del PD, che quasi nessuno legge e che sopravvive grazie ai contributi pubblici. E sorvoliamo su tutte le vicende legate ai frequenti cambi di proprietà (tra gli attuali azionisti c'è perfino una fondazione creata -da testamento di una ricca signora- per sostenere un cane di nome Gunther). In quanto ad Oliviero Toscani, il tipo è davvero stravagante, ma il riferimento alla minigonna che alludeva al formato ridotto del giornale non vedo che cosa abbia di 'sessista'. La minigonna fu inventata negli anni '60 a Londra e fu subito assunta a simbolo di libertà (sì, anche quella sessuale)da quella generazione.

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    5. Momenti felici: chiedilo a chi ci lavorava con la Concita. L'hanno cacciata perché le vendite erano cadute verticalmente. La campagna di Toscani era costata uno sproposito. Andata via lei in qualche modo le vendite si sono riprese, è tornato un formato accettabile e Sardo mi sembra una persona serissima oltre che intellettualmente quadrata. Comunque io non sono un lettore accanito dell'Unità. La sbirciavo. Non so che fine farà dopo tutte queste vicissitudini.

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  3. Credo che non sia questo il momento di discutere su come si sarebbe dovuto votare o come si sarebbe dovuta svolgere la campagna elettorale (che non mi e' piaciuta).

    Adesso c'e' da dare un Governo ad un paese nella palta... vediamo quello che succede e proviamo ad immaginare il futuro.

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  4. Molto bello ed interessante, molto dotto il dibattito. Un solo intervento però ha individuato i primi obbiettivi da perseguire raggiungere se non tutti insieme, almeno in una con i grillini, che vorrò vedere se non saranno dell'idea con noi o con altre forze in una coalizione creata ad hoc proprio per raggiungere quei punti. Il primo obbiettivo da perseguire è la necessità di "spazzare via" la corruzione che abbiamo visto dilagare ad ogni livello e che costa a tutti noi decine di miliardi; le norme ci sono già, bisogna lasciar lavorare i magistrati, ma non basta: i partiti o le nuove forze politiche comincino a "far pulizia" al priprio interno.

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  5. Mi sembrate tutti un po' sopra le righe!
    Forse qualcosa è sfuggito, alle vostre menti eccelsi, dell'ultima campagna elettorale?
    Oppure più semplicemente non vi rimane che rispondere a chiacchiere al bruciore che sentite nello stomaco?
    Rassegnatevi, il mondo può cambiare anche se non sempre nella direzione che si auspica; l'importante è essere umili, altrimenti continuerete a non capire NULLA!

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  6. Il blog è fatto per chiacchierare, sì proprio, chiacchierare in pubblico. Cmq meglio i bruciori di stomaco di un'appassionata partecipazione politica che la freddezza cinica di chi pretende di sapere come va il mondo e lo segue passivamente in tutte le direzioni che prende... AVVISO AI NAVIGANTI! Molti di noi siamo in rete da circa un 15ennio: abbiamo frequentato i newsgroup di usenet, siamo abituati ai troll, ai perdigiorno, alle logomachie... davanti agli interlocutori pungenti restiamo freddi come pesci nel banco delle pescherie... anzi più ce n'è più ci divertiamo...

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