giovedì 24 maggio 2012

Finocchiaro all'Ikea con scorta. No, non ci siamo

Le immagini sono inconfutabili e sommamente imbarazzanti (un agente che spinge il carrello e un altro con  una padella in mano!!!). Le giustificazioni addotte dalla senatrice Finocchiaro via twitter sono state: «Avere la scorta per me non è un piacere. Mi è stata imposta e nonostante ciò provo a fare una vita normale, anche da Ikea».  D'accordissimo. Ma la scorta -  troppi tra l'altro a mio avviso tre agenti , sottratti ai compiti d'istituto (ordine pubblico ad esempio) - doveva essere tenuta discosta da queste incombenze. Angeli custodi sì, famigli no.
Mi spiace per la senatrice Finocchiaro ma nella circostanza ha dimostrato una insensibilità notevole circa il clima morale e  politico che c'è nel Paese.  Tragga le sue conclusioni.
 Certo, "Chi" è il settimanale della Famiglia Berlusconi. Quello che impaginava foto patinatissime del Capo sotto Natale attovagliato con tutta la famiglia concorde e felice. Erano immagini laudatorie e false se solo si pensi alle concomitanti "cene eleganti" del paterno capo famiglia. 
La lotta politica in Italia è feroce, senza esclusione di colpi. Nessuno della parte politica avversa, del PD per esempio, ha i mezzi per stanare le reali occupazioni delle scorte di uomini del PDL. Con questi improvvidi comportamenti la sen. Finocchiaro però s'è dimostrata non in sintonia con il Paese, né ha percepito i pericoli, anche "politici", che la rabbia anarchica e rancorosa genera con questo tipo di foto in circolazione.


Alfio

14 commenti:

  1. Sono completamente d'accordo con te. Come diceva il filosofo "dietro i dettagli si nascondono i demoni".

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  2. Sono l'ultima persona che si indigna con argomenti tipici da "antipolitica". Io sono totus politicus. Ritengo tuttavia che se la classe dirigente del PD NON capisce la fase politica attuale è meglio che cambi mestiere. Una foto come questa (rubata, scattata da un appostamento segreto o ignoto alla fotografata, frutto di un agguato, ma anche sicuramente di una "soffiata" su comportamenti reiterati) fa perdere migliaia di voti e settimane di lavoro politico di Bersani e di tutto il gruppo dirigente... ahimè!

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  3. Certo, la cosa e' spiacevole, anche se non della massima importanza.

    E' vero qualche accanito lettore di Chi potrebbe anche decidere di non votare piu' il PD, ma il ventennio berlusconiano dovrebbe averci insegnato a distinguere un sasso da una montagna.

    Anch'io se fossi un agente di scorta e fossi costretto a seguire una signora mentre fa la spesa mi offrirei per spingere il carrello.

    Se invece vogliamo discutere del fatto che il capogruppo del PD al Senato abbia bisogno di 3 agenti di scorta, questo e' un altro discorso ben piu' interessante.

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  4. Caro Marcello,
    non in quanto capogruppo del PD ha diritto alla scorta ma in quanto ex Ministro della Giustizia (come Fassino o Mastella), nella convinzione che un ex Ministro della Giustizia corra più rischi di un qualsiasi ex Ministro. Ripeto 3 agenti (per turno!) sono francamente troppi. Aggiungo che sono anche fuori forma: tipico di chi fa una vita tranquilla. Io non so che cosa vieti a un uomo politico di fare il beau geste di dire: No, grazie, la scorta non la voglio. Applicatela in servizi di Ordine pubblico, di lotta alla criminalità, dove volete... come ha fatto il Sindaco di Taranto (nel video che mi hai allegato c'è in verità una considerazione pungente di Pigi Battista: chi dei due dice la verità? Il sindaco di Taranto che dice che la scorta si può rifiutare o Finocchiaro che sostiene che non è rifiutabile, neanche fosse una sentenza?)

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    1. Attualmente la casta-antipolitica usa la scorta non per proteggersi da qualche attacco terroristico o chissà cos'altro,vogliono la scorta perchè hanno paura della gente normale, che li contestano appena li riconoscono.

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    2. Esagerato! No, semplicemente è diventato uno status. Il che dal mio punto di vista è anche peggio. Anni fa, e non c'era neanche l'astio che c'è oggi intorno ai politici, non appena arrivavano all'aeroporto con la scorta si levava un mugugno senza fine. Ritorno comunque al mio argomento: io NON chiamo i politici CASTA (Stella & Rizzo portano anche la responsabilità di questa facile deriva semantica). Dico che in questo momento i politici fanno da bersaglio TROPPO COMODO alle responsabilità collettive. La GGGGente non è migliore ahimè! E il debito pubblico si è formato per clientelismo: che prevede terminologicamente i CLIENTI!

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  5. Ricordo il trasporto con cui la sig.ra Finocchiaro abbracciò Schifani(indagato per associazione esterna alla mafia)e con molto affetto schioccò due grossi baci, sulle guancette del neo eletto presidente del senato.Ricordo anche quando la signora si candidò alle elezioni regionali( tenendo ben attaccata alle sue chiappette la poltrona del senato),presentandosi con una lista contro quella di Rita Borsellino facendo vincere Lombardo(sotto inchiesta per voto di scambio e associazione esterna con la mafia), e che tuttora una parte del PD appoggia la sua giunta."CHI" dovrebbe ricordarsi quando il suo principale,faceva trasportare nelle pantere caterve di prostitute.Bersani dovrebbe ricevere dai propri iscritti petizioni,firme, mail,telefonate,fax,segnali di fumo,messaggi in bottiglia,messaggi con piccioni viaggiatori,fischi nelle orecchie ecc,affinchè gli indegni,di cui Finocchiaro, siano allontanati dal partito,se ciò non accade la responsabilità è anche sua.

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  6. Mi sembra che si mischi il tutto per trasformare la verdura marcia in minestrone.

    Se la quesione e' che molte delle scorte che vengono assegnate sono non necessarie si deve aprire un dibattito serio per riformare questo servizio che lo stato offre ai suoi servitori in pericolo.

    Se la questione e' se la Finocchiaro bacia Schifani il giorno della sua elezione a presidente del Senato, il gossip non mi interessa.

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    1. Mi spiace,ma non è gossip.Sono una serie di comportamenti etici-morali che classificano chi questi atti li compie.La sig.ra Finocchiaro nella sua Sicilia,non è percepita come una grande combattente contro la mafia.Se il confronto è con Pio LA Torre con Mattarella o con qualsiasi altro,il risultato è mortificante.Per carità,nessuna accusa di carattere penale,ma quella etico-morale sì,ci sta tutta.Le complicazioni in Italia,per qualsiasi cosa semplice,è leggendaria.Si complica tutto per lasciare tutto come prima.
      Se non vuoi la scorta,io non te la posso imporre.Punto.

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  7. sabino ha detto...
    Si, Stella e Rizzo sono i massimi responsabili.Hanno la grande responsabilità storica che con il loro libro "LA CASTA)hanno aperto gli occhi a molti italiani.E forse,non li chiuderanno più.

    5/25/2012 10:12:

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  8. Stella & Rizzo hanno fatto un buon lavoro di "disvelamento" dei vizi della politica, molto importante. L'hanno fatto anche da un un punto di vista "democratico", ossia partendo dalla necessità - denunciando la cattiva politica - di una buona politica, a differenza dei Sallusti, Belpietro, Giordano che invece hanno denunciato a senso unico e spesso "pucciando" il biscottino nell'antipolitica. Ciò che è disceso dal lavoro di Stella & Rizzo, anche se non è direttamente attribuibile a loro, è aver dato l'illusione agli italiani che tutta la colpa fosse dei politici e non anche dei cittadini, come da tempo cerco io invece di far emergere...

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  9. Naturalmente tutti stiamo aspettando quando il Corriere - che ha messo un contatore sul "Corriere.it" su Poltica e trasparenza: "Il tempo trascorso dall'impegno dei presidenti delle Camere per la riforma del finanziamento ai partiti" - si deciderà a rinunciare alla cospicua somma di finanziamento pubblico all'editoria di cui gode pur essendo un'impresa sul mercato...

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