giovedì 31 maggio 2012

Abbiamo (perso) una banca?!

Di recente è stato irriso in Rete il comportamento, che si è appreso solo ora,  di Romano Prodi,  il quale di fronte alle pressioni congiunte di Tony Blair e dello "squalo" Murdoch convinse gli stessi, qualche lustro fa, a desistere dal comprare Mediaset. Negli anni passati si irrise D'Alema perché definì Fininvest un patrimonio del Paese. Corsero illazioni su inciuci e compromessi al ribasso.
Premesso che non vedo mai le reti Mediaset, e questo molto prima che Berlusconi ci facesse la sua offerta politica, solo perché non mi piaceva la sua offerta estetica televisiva ( il palinsenso delle 4 "C": calcio, cosce, canzoni e cazzate), ritengo che sia Prodi che D'Alema abbiano agito da uomini di Stato: non si cedono gli asset del Paese, anche se appartenenti all'avversario politico.


Oggi ci viene raccontata un'altra storia. Gli italiani litigano, arrivano i francesi e invadono la Penisola.  È   la storia di Carlo VIII e della calata dei Francesi? No, qualcosa di pericolosamente simile. È la storia di BNP Paribas che compra per quattro soldi la nostra Banca Nazionale del Lavoro visto che gli italiani litigano tra di loro come babbuini. Dopo ben sette anni (ah  i tempi assurdi della giustizia civile italiana!) una sentenza certifica  che l'operazione Unipol- BNL (quella della telefonata estorta illegalmente a Fassino dell'"Abbiamo una banca") era legittima.
Voglio rammentare come mi spesi a favore dell'operazione nei miei conversari privati con amici e parenti. Ricordavo a tutti che le idee camminano sulla gambe degli uomini e che è meglio che queste gambe siano robuste piuttosto che rachitiche. Che il denaro non è la farina del diavolo, che è uno strumento essenziale per dare vita ai progetti. Che come diceva il cardinale Siri di Genova: Homo sine pecunia est mortis imago. Che se il cristianesimo stesso non avesse fatto la scelta istituzionale (editti di Costantino e Teodosio) e si fosse ancorato solamente all'utopismo delle "Beatitudini" probabilmente sarebbe rimasto una religione i cui profeti avrebbero continuato a mangiare le locuste nel deserto come il Battista...
Tante cose dissi. Ma c'è una sinistra sorda a ogni evidenza e a ogni ragionevolezza. Vive di spirito e di confusione mentale. Salvo poi, quando i soldi cominciano a scarseggiare per tutti,  rilanciare il suo utopismo distruttivo. Il suo cupio dissolvi.
Sciagurato Paese.

3 commenti:

  1. Una delle "perle"del governo D'Alema,fu quella di concedere le frequenze televisive(frequenze dello stato non dell'"intelligente") al suo amico,Cavalier Pompetta.Queste vennero pagate all'1% sul quadagno non sul volume d'affari.Tenete conto che in Europa vengono pagate dal 35 al 40%,in alcune nazioni anche di più.Regalissimo.Dopo la famosa frase,pronunciata nel regno di Mediaset,Silviuzzo si sentì incoraggiato e si arraffò anche la RAI,diventando per davvero una risorsa del Paese, di culi,cosce,tette,scemenze e spazzatura a diverso livello di decomposizione,oltre al rincoglimento generale dei telespettatori.Il nanetto promise agli italiani,che in RAI, non avrebbe toccato neanche una pianta,e non la toccò,uomo d'onore fu.I Cittadini votano i politici per fare i politici non i banchieri,se vogliono cambiare mestiere lo possono fare,ma lascino le loro dorate poltrone.L'"intelligente",quando anche lui voleva una banca(ma quante cose vogliono),era finito sotto inchiesta,per non essere giudicato si rifugiò dietro lo scudo immunitario del parlamento europeo,che non concesse l'autorizzazione a procedere,ne lui la chiese.Non è mica scemo.Mentre il giudice che lo indagava(Clementina Forleo)passò i suoi guai e poi trasferita.Ecco signori,"L'intelligente"ha lo sguardo lungo.Chissà quando nascerà un'altro così.

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  2. "Gli italiani litigano, arrivano i francesi e invadono la Penisola". Ho scritto. E infatti. Abbiamo perso: la grande distribuzione (e sono entrati Carrefour, Auchan, Leroy Merlin, Decathlon); Parmalat (Lactalis); Banche (BNP Paribas); il lusso: Bulgari (LVMH); il vettore aereo nazionale lo perderemo tra poco... Nei decenni scorsi abbiamo perso il farmaceutico (Carlo Erba), la chimica e l'alimentare (Buitoni)...Continuiamo così? Possiamo vivere di pizze, canzoni, moda, pallone o dei libri di Travaglio?

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    1. I libri di Travaglio non sei obbligato ne a leggerli ne a comprarli,mentre il canone di RAISET lo devi pagare,eccome.

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