venerdì 25 maggio 2012

Aforisma del giorno

Meno male che ci sono i politici da insultare, altrimenti gli italiani sarebbero costretti a guardare dentro di sé e a cominciare a insultare se stessi. Non si arriva al debito pubblico mostruoso che abbiamo se non per effetto del perseguimento di atavici vizi nazionali.  Gli italiani chiedevano (raccomandazioni, esenzioni, deduzioni, elusioni, deroghe, condoni, perdoni, violazione delle regole ecc) e i politici concedevano per avere il loro consenso. E' stato un patto tra complici: la nostra interpretazione perversa della democrazia. Quando si dovrà ricominciare è da qui che si dovrà ricominciare: un nuovo patto tra cittadini e politici, tra società civile e classe politica. Non si scappa.
Ecco l'episodio "L'educazione sentimentale" del film di Dino Risi " I Mostri" (1963) sceneggiato da un comunista: Ettore Scola. C'è tutto il perverso rapporto degli italiani con se stessi, con la collettività e con la politica.

16 commenti:

  1. La"classe dirigente" di questo paese per fare i propri porci comodi,aveva bisogno di complici.Cioè,dovevano attorniarsi di più gente possibile che usava e adoperava gli stessi loro metodi.Aiutati anche dall'epica "arte di arrangiarsi" facevano credere,per tutelarsi, che il sistema era questo e non ne esistevano altri.Ecco allora che chi è furbo viene considerato intelligente,chi invece rispetta le regole un fesso.In pratica quelli che contano,hanno creato il malaffare diffuso per poter meglio operare,e anche per giustificare questo barbaro comportamento,creando così anche le basi "culturali".Tutto si può dire della casta-antipolitica,ma non che siano degli stupidi.

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    1. Procurati una cassetta o DVD del film "I mostri" di Dino Risi, del 1963, e vedi l'episodio de "L'educazione sentimentale": c'è Tognazzi che insegna al figlio a prendere 6 brioches al bar e a pagarne 2, oltre tutte le massime dei furbi italiani: "il mondo è tondo e chi non è furbo va a fondo"; "meglio un processo che un bel funerale". Non rispetta le file fingendosi invalido ecc ecc. Poi passano davanti ai manifesti elettorali e insegna al figlio che la politica non va perché i politici pensano solo al proprio tornaconto (mentre lui è invece generoso e altruista) ed è per questo che occorre chiamare il Parlamento "Pappamento"... Insomma ti chiedo: i politici sono così perché gli italiani sono come Tognazzi o Tognazzi è così perché i politici sono tutti ladri? (Ti ho procurato lo spezzone del film e l'ho postato nel mio aforisma in fondo)

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  2. I politici sono tutti ladri?Anche questa vulgata non corrisponde alla realtà.Ci sono politici onesti e per bene in tutti gli schieramenti di ogni partito.Come ci sono e tanti, in tutti i gangli
    della vita sociale ed economica del Paese.Il problema è che gli onesti, vengono messi in condizione di non nuocere,altri invece non hanno gli attributi per combattere le persone per male,rendendosi corresponsabili della loro imperizia.Cosi uno si chiede:ma che ci stanno a fare le persone per bene insieme a quelle per male se non riescono a cambiare nulla?Ogni classe dirigente ha la necessità di costruire attorno a sè,una società a sua immagine e somiglianza,altrimenti non potrebbe avere consenso.

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  3. E' esattamente il contrario: è la classe dirigente (Raffaele La Capria parlava di "classe DIGERENTE!") che è l'espressione, lo specchio, di un Paese intero. Se il Paese è composto dai Tognazzi, De Gregorio, Scilipoti, Barbato, avremo tali persone al "Pappamento"... Non ne usciremo mai fino a quando un buon tratto di popolazione non cambierà i comportamenti individuali e collettivi. Come? Quando i politici saranno effettivamente leader (dall'inglese to lead, essere in testa, assumere il comando) e non follower, cioè coloro che inseguono i comportamenti delle masse. Ecco il punto: la politica, la buona politica, è e resta fondamentale. Adesso ti darò un mezzo dispiacere: secondo me i migliori politici, ATTUALMENTE (domani non so, vedremo) stanno nel PD!

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    1. Nessun dispiacere,caro Alfio.Sono vaccinato,e da vaccinato mi ricollego quanto detto prima.Nel PD,principale partito di "opposizione"non è stato in grado di contrastare l'attuale deriva.Ne consegue che il suo lavoro d'oppositore non lo ha fatto come doveva.Si deduce non è stato in grado di assolvere al suo compito,come i suoi elettori chiedevano.

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    2. Non sono d'accordo. Se Berlusconi è caduto finalmente, oltre che al suo discredito planetario (purtroppo è durato più dei 5 anni profetizzati da Montanelli) è stato anche alla diuturna azione di contrasto del PD. Solo che qui bisogna mettersi d'accordo con se stessi: c'è chi dice che la sinistra era ossessionata da Berlusconi, tu dici che non ha fatto il proprio dovere. E su! Se dovessi raccogliere tutti i luoghi comuni che girano sul PD faremmo notte. Il PD non ha goduto e non gode del favore della maggioranza degli italiani. Punto. E spesso la ragione di questo sfavore non è nel PD è negli italiani che strutturalmente sono dei Tognazzi: ossia "di destra"...

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    3. Berlu è dovuto cadere prima che cadesse il suo impero,è stato convinto dalla troica e dal tracollo in BORSA delle sue aziende.Attualmente è ancora al potere con gli alleati PD e UDC.Va
      bene Alfio,ti lascio nelle tue convinzioni,la colpa di tutto questo è degli elettori.La classe dirigente non c'entra niente.sono gli italiani che sbagliano non chi li dirige.AMEN

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    4. L'alternativa all'attuale governo era il disastro e lo sai. Spero che tu abbia anche la buona fede di credere che il PD ha sostenuto e sostiene questo governo per senso di responsabilità. E' la pura (e triste) verità... Per quanto riguarda il rapporto politici/cittadini sto tentando di dirti che la visione che circola e che tu condividi in parte (o in toto) sarebbe che tutto questo disastro è colpa unicamente dei politici. Io cerco di far filtrare una verità più complessa e meno consolatoria: c'è stato un patto scellerato tra politici e cittadini: "Io politico ti do le pensioni baby e tu cittadino non guardare le porcherie che combino". Proietta questo patto scellerato in numerosi scenari (sanità, pubblico impiego, fisco ecc ecc) e il risultato è il patatrac che è successo. Berlusconi ha barato fino all'ultimo, ha cercato in ogni modo di nascondere ai cittadini la gravità della situazione rilanciando il tacito patto di complicità scellerata: niente tasse, niente ICI, divertitevi e divertiamoci... Adesso dico: per uscire da questa impasse occorre rifondare la politica. L'ultima persona che può fare ciò è Beppe Grillo. Pronto a ricredermi: ho solo convinzioni non fedi né ideologie.

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  4. Va detto che la nostra classe dirigente ce la siamo meritata, dare tutta la colpa a loro puo' sollevarci l'animo, ma non corrisponde a verita'. Conosco operai che hanno votato Berlusconi, impiegati di destra, disoccupati che tifano per Bossi (e per suo figlio), gente che per protesta votava la Lega mentre era al governo. Ho visto madri di famiglia confondere le finction con il bunga bunga di Arcore, ho visto gente che va in chiesa tutte le domeniche pensare che Berlusconi e' un buon cristino.

    Dai, ne abbiamo viste di tutti i colori, adesso non possiamo dare la colpa ai politici.

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    1. Siamo d'accordo. E' quello che ho tentato di dire.

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  5. E'esattamente quello che ha voluto creare il cainano(a sua immagine e somiglianza) è ci è riuscito.Mentre quelli che dovevano contrastare(persone per bene)questa deriva,per una ragione o per l'altra,non ci sono riusciti,fallimento totale,a casa anche loro, per imperizia e incapacità,si cercano un'altro lavoro,per quello fatto precedentemente fallimento totale,a casa.Signori,è andata proprio così.

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    1. Non è stato Berlusconi a crearsi gli italiani a sua immagine e somiglianza. Sono stati gli italiani a inventarsi Berlusconi! Berlusconi è un arci-italiano: ha portato i vizi degli italiani allo zenit. E gli italiani si sono semplicemente rispecchiati in lui... Ricordati la battuta di Gaber: io non temo Berlusconi in sé, temo il Berlusconi che c'è in me...

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    2. E chi gliela fatto credere? berlusca.

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    3. Non ci fosse stato Berlusca gli italiani lo avrebbero inventato. Se Grillo continuerà a dire che le tasse non si pagano, che il debito non si paga, che bisogna uscire dall'euro, e vaffa' tutti... eccolo qui: sento aria di famiglia. Se si alliscia il pelo agli elettori costoro non chiedono di meglio: nessuno è tanto adulto da affrontare per intero le proprie responsabilità... Ma questo anche nell'antica Grecia (come in quella odierna) si chiamava demagogia...

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  6. Come fallimento totale? Il Caimano, come lo chiami tu, e' stato cacciato per il grande lavoro svolto da una parte dei cittadini e da una parte politica che ha detto no alle sue logiche e che ogni giorno, ogni giorno, ha lavorato perche' il Grande Comunicatore non fosse l'unica voce del paese.

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    1. La mia risposta è la stessa che ho dato ad Alfio,ore 06,17,00

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