mercoledì 12 settembre 2012

Draghi come Pirlo e Monti….tutt’altro che un pirla


Non ho nulla da dire sul paragone tra Mario Draghi ed Andrea Pirlo, semmai la domanda che mi faccio da interista è: ma chi è quel pirla che ha ”regalato” Andrea Pirlo al Milan.
Draghi è venuto dopo Antonio Fazio alla guida della Banca d’Italia. Ha ridato fiducia nell’Istituzione, un po’ come Monti è venuto dopo Berlusconi ed ha fatto lo stesso lavoro di Draghi con l’Italia.
Sono tra coloro che auspicano che il prossimo governo sia “ politico”. Alcuni tecnici – spesso i più silenziosi - hanno fatto bene e potranno essere riconfermati in un governo politico. Ma dire che si auspica un governo politico non vuol dire “ scaricare” Monti.
Come ho già detto “ a pelle” tra Berlusconi che negava la crisi e Monti che ci dice che siamo ancora sull’orlo del baratro, credo al secondo.
Questo Governo ha fatto riforme che nessun governo politico è o sarà in grado di fare fino a quando il paese sarà “spaccato” in due e non assegnerà al centro sinistra una netta e cospicua maggioranza.
Dico al centro sinistra perché questo Paese una chiara e netta maggioranza l’ha consegnata nelle ultime elezioni al centro destra.  Sono stati in grado di farla valere solo quando si è trattato di votare leggi pro Berlusconi.
Ora questo Paese deve dare al centro sinistra una chiara maggioranza ed il centro sinistra deve piantarla di dividersi. Devo dire che questa questione dei referendum sull’art 18, non è un bell' inizio.

Roberto Bertolotti    

3 commenti:

  1. Due piccole chiose. La prima: pare che nell'originale dell'articolo del "Wall Street Journal" non ci fosse alcuna citazione diretta a Pirlo, ma solo alla "fantasia" del gioco italiano. La seconda: anch'io credo che questa storia del referendum sull'art. 18 non sia un bell'inizio, ma una provocazione di Di Pietro e di quelli della storia della "foto di Vasto", un tentativo di forzare la mano al PD e di rubargli l'iniziativa e la leadership. Ho visto una comunicazione di Marcello che riportava una mail di un "Coordinamento della Sinistra per Cassina" che non conosco (colpa mia) e al quale non mi sento di aderire né per l'iniziativa dell'ennesimo referendum (arma spuntata e inflazionata) né per essere "coordinato" con quelli che leggo in indirizzo, che per me sinistra non sono...

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  2. Io ci andrei cauto nell'incensare Draghi; andate a chiedere a tutti i piccoli risparmiatori (italiani, tedeschi, greci....) cosa pensano di lui dopo quello che la BCE ha fatto in occasione dello swap del debito greco. E chiedete a tutti i piccoli operatori economici strangolati dalle banche mentre la BCE prestava centinaia di miliardi di euro alle banche italiane a tassi ridicoli per tornare a fare prestiti, ben sapendo che le banche con quei soldi o ricompravano dei loro titoli subordinati ben sotto la pari (facendo utili) o li depositavano ancora presso la BCE lucrando sul tasso.
    E anche su Monti e sulle sue riforme avrei qualcosa da dire a cominciare dalla riforma delle pensioni (secondo la Commissione UE l'Italia, prima della sciagura Fornero, aveva uno dei migliori sistemi pensionistici al mondo, per equilibrio, equità e sostenibilità economica. E allora perchè toccarlo?) e sulle riforme mai attuate perchè andavano a toccare lobby o centri di potere (qualcuno sente più parlare delle licenze dei taxi?).
    Sarei solo curioso di sapere cosa avreste scritto se queste riforme le avesse fatte Berlusconi.
    In ogni caso una sola cosa è certa e questi giorni lo hanno dimostrato al di là di quello che l'informazione del potere vuole farci passare; questa crisi ha assunto questa dimensione perchè la BCE NON è una banca centrale non potendo operare AUTONOMAMENTE come prestatore di ultima istanza e come compratore di ultima istanza.
    Proprio oggi la FED ha fatto vedere, una volta di più, come opera una vera banca centrale e, qualche giorno fa, come una timida apertura delle BCE (su concessione tedesca) all'acquisto sul secondario di titoli di stato a breve abbia avuto sullo spread molta più efficacia di tutte le riforme del governo Monti.
    I tecnici lasciamoli a casa loro; non abbiamo bisogno di loro ma di politici con una visione chiara del destino delle future generazione ma di questi non se ne vede neppure uno all'orizzonte.
    Ma questo è un altro discorso.

    Un saluto.

    Massimo

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  3. Posso dire che concordo con tutti o e troppo?

    Battute a parte bisogna partire dai dati: Monti ha ridato una credibilita' internazionale al nostro Paese che con i governi Berlusconi era andata perduta: oggi lo spread e' a 332 punti, il MIB a 16600, e Draghi e la BCE si stanno impegnando per salvarci contro la volonta' di parte del governo tedesco. Avrebbe Berlusconi (intendo il suo governo) potuto fare qualcosa di simile?

    E' vero che Monti ha ottenuto questi risultati utilizzando la classica ricetta di destra agendo su pensioni, tagliando il welfare state e riducendo i diritti dei lavoratori. Lo ha fatto perche' il nostro debito pubblico enorme, cresciuto in modo spaventoso negli ultimi 10 anni, e la maggioranda di destra al parlamento non gli lasciavano alternative.

    Cosa c'e' bisogno per il futuro? Per come stanno le cose c'e' bisogno di un governo di centrosinistra guidato da Bersani con una forte maggioranza parlamentare che ha come pilastro il Partito Democratico.

    E' questo quello che auspico, e' questo quello per cui lavoro, e penso lavoriamo, tutti i giorni.

    A presto.

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